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La Rosalia alpina (foto) appartenente alla famiglia dei Cerambycidae (chiamati anche Longicorni o Capricorni, a causa delle lunghe antenne) è uno dei coleotteri più belli e più grandi d’Europa, ma è...

La Rosalia alpina (foto) appartenente alla famiglia dei Cerambycidae (chiamati anche Longicorni o Capricorni, a causa delle lunghe antenne) è uno dei coleotteri più belli e più grandi d’Europa, ma è anche uno dei più rari perché per riprodursi necessita di condizioni particolari che scarseggiano nei boschi produttivi.
Vive invece nelle faggete, e per lo sviluppo delle sue larve Rosalia alpina deve disporre di legno morto di faggio.
Per lungo tempo nelle foreste produttive i faggi morti, crollati o danneggiati erano immediatamente eliminati per diverse ragioni: la vendita del legno rendeva, il legno poteva essere raccolto gratuitamente da tutti e la tradizione voleva che la foresta fosse considerata “pulita”.
Così la Rosalia alpina è diventata una specie minacciata nella maggior parte dei Paesi europei.
Nella faggeta di Fonte Novello in Abruzzo la presenza della Rosalia alpina, di interesse prioritario a livello comunitario europeo, è dovuta alla disponibilità di fusti di enormi dimensioni marcescenti o in deperimento, essenziali al suo sviluppo.
Questo bellissimo insetto di dimensioni variabili da 14 a 38 millimetri non può essere confuso con nessun altro: il corpo e le elitre sono di colori che variano dal grigio-blu al blu chiaro.
Le elitre, bordate di chiaro, sono chiazzate di nero.
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