Giobbe – Storia di un uomo semplice Anglisani narratore 

PESCARA. Teatro d’Autore per il ciclo “Teatro e Letteratura” in collaborazione con Florian-Oikos Residenza per Artisti presenta questa sera alle 21 al Florian Espace di Pescara Roberto Anglisani in...

PESCARA. Teatro d’Autore per il ciclo “Teatro e Letteratura” in collaborazione con Florian-Oikos Residenza per Artisti presenta questa sera alle 21 al Florian Espace di Pescara Roberto Anglisani in “Giobbe – storia di un uomo semplice”, dal romanzo di Joseph Roth adattamento e regia di Francesco Niccolini, consulenza storica e letteraria Jacopo Manna, spettacolo vincitore dei Teatri del sacro 2017.
Dunque in Abruzzo uno dei maestri del teatro di narrazione: Roberto Anglisani. Attore, regista, pedagogo, dopo diversi anni di assenza torna a Pescara e lo fa per raccontarci la storia di un uomo semplice e virtuoso: Giobbe. Lo spettacolo sarà seguito da un incontro con il protagonista condotto da Anna Michetti.
«Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer. Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini, come prima di lui aveva fatto suo padre. Insegnava con molto passione e poco successo. Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie Deborah». Così inizia questo racconto, che attraversa trent’anni di vita della famiglia di Mendel Singer, di sua moglie Deborah e dei suoi quattro figli.
Ma attraversa anche la storia del primo Novecento, dalla Russia all’America, dalla guerra russo giapponese alla prima guerra mondiale e oltre. E soprattutto attraversa il cuore di Mendel, lo stupido maestro di stupidi bambini, devoto al Signore, e dal Signore – crede lui – abbandonato.
Anglisani dà voce a tutti i pensieri dei protagonisti, alle paure, alle speranze e alla disperazione, alle preghiere e alle rivolte. Come dice Skowronnek, grande amico di Mendel Singer, «noi siamo dentro il disegno, e il disegno ci sfugge», per questo Mendel – e tutti gli altri – fanno tanta fatica: la vita è un mistero, la fede un rifugio, e il dolore mette a dura prova anche l’uomo più giusto. «Giobbe – romanzo perfetto di Joseph Roth – diventa così un racconto teatrale tragicomico proprio come la vita», si legge nelle note di regia, «dove si ride e si piange, si prega e si balla, si parte, si arriva e si ritorna, si muore in guerra e si rinasce. Senza giudizio, senza spiegazioni: ma, attraverso lo sguardo mite e sereno di un narratore misterioso e onnisciente, ricchi di compassione e accompagnati da un sorriso, lieve, dolcissimo, che spinge tutti i protagonisti di questa storia, lunga quanto una vita, e forse anche un po’ di più». Anglisani inizia la sua formazione nella Comuna Baires nel 1977 con cui partecipa ad alcuni Festival internazionali. Frequenta la scuola di Animazione del Piccolo Teatro di Milano. Dal 1989 collabora con Marco Baliani al progetto Storie, iniziando un percorso sulla narrazione orale . Numerosi i premi vinti nella sua lunga carriera d’attore e i Festival internazionali di narrazione in cui è stato invitato. Ingresso € 10, ridotto € 8. Info: 3939350933.
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