Giuseppe Pambieri interpreta Ignazio Silone 

Il 25 agosto a Pescina è in programma uno spettacolo teatrale tratto da “Uscita di sicurezza”

PESCINA. All’interno della 22esima edizione del Premio internazionale Silone, organizzato dal Centro studi Ignazio Silone e dal Comune di Pescina, sarà presentata al pubblico, il 25 agosto, la messa in scena di “Uscita di sicurezza”.
Lo spettacolo sarà proposto in va Calata Fiume a Pescina città natale di Silone, all’interno di una cornice naturale (messa a disposizione dalla famiglia Scamolla di Pescina, collaboratrice del progetto), che, spiegano gli organizzatori, «ben caratterizza il legame del testo siloniano con la città stessa e i suoi abitanti». Ospite d’onore della serata del 25 agosto sarà l’attore Giuseppe Pambieri, che darà voce al pensiero di Ignazio Silone espresso nel libro che dà il titolo allo spettacolo; assieme a lui saranno in scena attori (per lo più abruzzesi) come Simone Faloppa, Diletta Laezza, Gaia Magni, Alessandro Martorelli, Antonio Pellegrini, Natascia Pietrangeli e Alessandro Scafati.
A contorno, le musiche dell’abruzzese ensemble Apeiron Quintett, formato da Paolo Alfano (clarinetto e sassofono), Antonio Vitagliani (vibrafono), Nunzio Cleofe (percussioni), Emilio Morgante (contrabbasso) e Francesco Vitagliani (batteria) con due cantanti locali, Giulia De Blasis e Chiara Tarquini.
La regia e la drammaturgia dello spettacolo sono a cura di Mirco Michelon, che ritorna a Pescina dopo il successo della sua regia dello spettacolo “Silone racconta Fontamara”, andato in scena il 20 agosto dell’anno scorso, all’interno della 21esima edizione del Premio Internazionale Premio Silone.
«Silone parla di libertà, non solo a livello personale e umano», sottolinea Mirco Michelon, che presenterà le proprie riflessioni sul testo dello scrittore abruzzese il prossimo 24 agosto, a Pescina, all’interno del Convegno internazionale di studi Ignazio Silone.
«L’autenticità e attualità di “Uscita di sicurezza”», si legge nelle note di presentazione dello spettacolo a cura di Michelon, «si ritrova proprio in questa chiave di volta, in questa possibilità che ogni singolo individui le due facce della vocazione di Silone stesso; quella dello scrittore e quella del politico. Esiste un impegno morale prima che politico, perché l’essere umano è prima di tutto un animale sociale… basta leggere la “canzone abruzzese” presente tra le righe dei libri dello stesso Silone. E “Uscita di sicurezza”, per l’appunto, non è da meno”.
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