I sogni di Joshua sul palcoscenico del Pescara Jazz

PESCARA. Il fine settimana di punta del Pescara Jazz prosegue, oggi, con uno dei concerti più attesi. Si tratta di “Still dreaming” con il sassofonista americano Joshua Redman. L’appuntamento è...

PESCARA. Il fine settimana di punta del Pescara Jazz prosegue, oggi, con uno dei concerti più attesi. Si tratta di “Still dreaming” con il sassofonista americano Joshua Redman. L’appuntamento è fissat per questa sera, alle 21.15, al Teatro D’Annunzio, sul lungomare Colombo a Pescara. Joshua Redman, 50 anni, è uno dei migliori e più carismatici sax tenore in circolazione, nonché compositore. Redman avrà accanto a sé sul palco tre esponenti di spicco dell’attuale scena jazzistica, che la critica definisce «assolutamente fantasiosi»: Ron Miles alla tromba, Scott Colley al contrabbasso e Dave King alla batteria.
Come riporta l’autorevole rivista specializzata Musica Jazz: «C’è sempre un pizzico di commozione in questo gruppo, che raccoglie e porta avanti la lezione dei padri». E nel caso di Joshua è anche un dato di fatto, essendo egli figlio d’arte, del sassofonista Dewey Redman, morte nel 2006 all’età di 75 anni, che in carriera fu al fianco di artisti del peso di Ornette Coleman, Keith Jarrett e Pat Metheny. L’intero concerto, che porta il titolo dell’ultimo album del sassofonista, è dunque un sentito omaggio al papà di Joshua Redman. Questa sera, infatti, Redman e il suo gruppo promettono di ripercorrere le orme del quartetto che incise, nel 1979, il disco “Old and New Dreams” (che era anche il nome del gruppo) di cui facevano parte Dewey Redman, Charlie al basso Haden, Don Cherry alla tromba, Ed Blackwell alla batteria.
Nella sua lunga maratona, il Pescara Jazz - prodotto dall’Ente manifestazioni pescaresi, presieduto da Angelo Valori - propone domani, sera, sempre al Teatro D’annunzio, il concerto del nuovo talento, ma già affermato e apprezzato a livello mondiale, Jacob Collier. Per il 25enne polistrumentista inglese, tutto è iniziato con i video registrati nella sua stanzetta e diventati virali su Youtube. Poi sono arrivati gli apprezzamenti di mostri sacri del jazz come Herbie Hancock, Pat Metheny, Chick Corea e Quincy Jones (che, dopo averlo definito “un genio assoluto”, lo ha preso sotto la sua ala protettiva), fino alla vittoria di 2 Grammy Awards nel 2017 per il suo album di debutto «In my room» e un tour mondiale di due anni all’insegna del sold out.
Collier è diventato una celebrità su Youtube grazie ai suoi sorprendenti e cliccatissimi video casalinghi in cui cantava, arrangiava, armonizzava e suonava tutti gli strumenti da solo: pianoforte, tastiere, chitarra, basso, contrabasso, batteria e percussioni. La sua formula musicale utilizza elementi di svariati generi, dal jazz al gospel, accapella, soul, improvvisazione, che confluiscono con naturalezza nella “stanza della musica” di Jacob Collier.
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