Pecore all'abbeveratoio (foto Alberto Sporys)

AMBIENTE&CIBO

In cammino sulle tracce della Transumanza

Da domani, tre fine settimana di percorso fra i borghi dell'Aquilano per scoprire i presìdi Slow Food e le tradizioni dei pastori

Come le greggi guidate dai pastori trasumanti per gli stazzi estivi, le ultime tre settimane di giugno sono il periodo indicato per gli appassionati del cibo buono- pulito- e- giusto per andare a (ri)scoprire i tratturi dell’Abruzzo aquilano. Sono in arrivo tre weekend sulle vie dei presìdi, produzioni tipiche del luogo, grande qualità che rischiava di scomparire e oggi salvaguardata e valorizzata da Slow Food. Parliamo di Canestrato di Castel del Monte, cece e lenticchia di Navelli, farro, solina , salame aquilano, salsiccia di fegato, Cuore di Paganica, miele di montagna, Cerasuolo e Montepulciano d’Abruzzo e birre artigianali di territorio.

Ceci di Navelli

Fino a riscoprire le qualità della lana di Campo Imperatore, un prodotto che dopo anni di decadenza vive una nuova entusiasmante stagione. Saranno tre weekend nel buono e nel bello dell’Abruzzo aquilano, uno scrigno di biodiversità agricola e gastronomica, paesaggi incontaminati e borghi sospesi nel tempo.
Si comincia domani, weekend 15-17 giugno, si replica nel fine settimana del 22-24 giugno e poi ancora dal 29 giugno al 1° luglio.
L’idea di mettere insieme il racconto delle produzioni dalla voce degli stessi casari, contadini, allevatori, con escursioni, laboratori didattici e menu dedicati proposti da dodici ristoranti aderenti, è di Slow Food Abruzzo con la Dmc Gran Sasso d’Italia, L’Aquila e Terre Vestine, nel quadro delle attività di Open Day Summer, progetto della Regione Abruzzo.
Alla seconda edizione, Transumanze – Le vie dei Presìdi toccherà i centri di Santo Stefano di Sessanio, Calascio, Castel del Monte, Navelli, Ofena, Poggio Picenze, Barisciano, Capestrano, Castelvecchio Calvisio, Bussi sul Tirino, Villa Santa Lucia degli Abruzzi, senza dimenticare L’Aquila. Borghi, paesi e città che conservano immutato lo spirito del luogo, la civiltà delle genti dell’Appennino. Un modo, spiega il presidente Slow Food Abruzzo e Molise, Eliodoro d’Orazio, di valorizzare la bellezza del paesaggio aquilano riscoprendo le antiche vie tratturali che collegavano l’Abruzzo al Molise e alla Puglia. Strade verdi percorse nei secoli da migliaia di greggi, disseminate di chiese rupestri, castelli e piane fiorite, un ambiente unico che rende peculiari i prodotti che esprime. «Con Transumanze – Le vie dei Presìdi abbiamo messo al centro il territorio e le sue storie», sottolinea Alfonso D’Alfonso, presidente di Dmc Gran Sasso d’Italia L’Aquila e Terre Vestine. «Nel corso della rassegna proporremo esperienze autentiche a contatto stretto con storie vere di agricoltura eroica e di produzioni dimenticate, nella bellezza delle campagne dell’aquilano e lungo le vie degli antichi tratturi. Transumanze sarà un’occasione per andare direttamente a casa dei produttori e comprendere che scegliendo un cibo si sceglie e si preserva anche il territorio che sta dietro quel prodotto».
Menu tematici al prezzo di 35 euro. L’elenco su www.transumanze.net.
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