Edizione digitaleIntellettuale libero tra i più citati e temuti
Raffaele Colapietra è nato all'Aquila il 24 novembre del 1931. È stato fino al 1990 docente di Storia moderna all'Università degli Studi di Salerno. Chi vuole avventurarsi nella storia del...
Raffaele Colapietra è nato all'Aquila il 24 novembre del 1931. È stato fino al 1990 docente di Storia moderna all'Università degli Studi di Salerno. Chi vuole avventurarsi nella storia del Mezzogiorno d'Italia in età moderna e contemporanea non può prescindere dai suoi studi, chi vuole capire meglio il pensiero di alcuni grandi del Novecento – da Benedetto Croce a Gaetano Salvemini – non può fare a meno dei suoi scritti.
Una miriade di amanti della storia locale si è tuffata nei libri di Colapietra alla ricerca di spunti e fonti d'archivio per svelare vicende di piccoli e grandi borghi della nostra regione. Raffaele Colapietra, 87 anni, è oggi l'intellettuale abruzzese vivente più citato, studiato, apprezzato non solo in Abruzzo ma in tutta Italia e anche oltre.
La sua libertà intellettuale è riconosciuta (e temuta) da tutti. Conosce benissimo il greco, il latino, il francese e l’inglese. Si districa senza problemi anche con lo spagnolo e il tedesco. Una vera eccellenza. Vive quasi da eremita nella sua casa in via Castello all'Aquila. È un socialista che non si è mai voluto far ingabbiare. Un po' come il conterraneo Ignazio Silone: senza chiesa e senza partito.
Una miriade di amanti della storia locale si è tuffata nei libri di Colapietra alla ricerca di spunti e fonti d'archivio per svelare vicende di piccoli e grandi borghi della nostra regione. Raffaele Colapietra, 87 anni, è oggi l'intellettuale abruzzese vivente più citato, studiato, apprezzato non solo in Abruzzo ma in tutta Italia e anche oltre.
La sua libertà intellettuale è riconosciuta (e temuta) da tutti. Conosce benissimo il greco, il latino, il francese e l’inglese. Si districa senza problemi anche con lo spagnolo e il tedesco. Una vera eccellenza. Vive quasi da eremita nella sua casa in via Castello all'Aquila. È un socialista che non si è mai voluto far ingabbiare. Un po' come il conterraneo Ignazio Silone: senza chiesa e senza partito.