La scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio (foto Gianni Catena)

L'Arminuta di Donatella Di Pietrantonio diventa un film

La Overlook Production ha acquisito i diritti del romanzo vincitore del Premio Campiello. Regista sarà Giuseppe Bonito, la scrittrice abruzzese collaborerà alla sceneggiatura con Monica Zapelli

ROMA. "L'Arminuta" della scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio, romanzo vincitore del Premio Campiello 2017, diventerà presto un film con la regia di Giuseppe Bonito. I diritti del libro, pubblicato da Einaudi, sono stati acquisiti dalla Overlook Production di Marco Donati, che ha già prodotto nel 2012 "Pulce non c'è", film opera prima di Giuseppe Bonito, candidato a due Nastri d'Argento. La Di Pietrantonio collaborerà alla sceneggiatura de "L'Arminuta", affidata a Monica Zapelli, vincitrice del David di Donatello e del Nastro d'Argento nel 2001 con "I cento passi" di Marco Tullio Giordana. Il romanzo, uno dei best seller del 2017, con oltre 170.000 copie vendute, in corso di traduzione in 14 paesi, è ambientato negli anni '70 in un Abruzzo luminoso e dolente. Al centro della storia una ragazzina di tredici anni che tutti chiamano l'Arminuta (in dialetto abruzzese significa "la Ritornata") che da un giorno all'altro scopre di non essere la figlia delle persone con cui è cresciuta e viene restituita alla sua vera famiglia. Due volte abbandonata, l'Arminuta si salverà dalla sua discesa agli inferi grazie al legame con Adriana, la sorella "selvaggia" con la quale divide il letto.