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Le Serve, il capolavoro di Genet apre la stagione del Fenaroli

LANCIANO. «Uno straordinario esempio di continuo ribaltamento fra essere e apparire, fra immaginario e realtà». Con queste parole Jean-Paul Sartre descriveva Le serve (Les bonnes) di Jean Genet. E...

LANCIANO. «Uno straordinario esempio di continuo ribaltamento fra essere e apparire, fra immaginario e realtà». Con queste parole Jean-Paul Sartre descriveva Le serve (Les bonnes) di Jean Genet. E con questa pièce aspra e stimolante si apre questa sera (ore 21) la stagione di prosa al teatro Fenaroli di Lanciano in collaborazione con l’Acs Abruzzo Circuito Spettacolo. In scena Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Vanessa Gravina; la regia è di Giovanni Anfuso.
Scritto nel 1947 e ispirato a un evento di cronaca che impressionò enormemente l’opinione pubblica francese, Le serve è considerato uno dei capolavori di Genet, una perfetta macchina teatrale in cui il gioco del teatro nel teatro è svelato per mettere a nudo, in modo straordinario, la menzogna della scena, con una struttura che scava nel profondo. Claire e Solange, due serve smunte e androgine, vivono un rapporto di amore-odio con la loro padrona, la sontuosa Madame, che incarna tutti gli ideali perduti: eleganza, bellezza, successo.
Loro, brutte e sempre più arcigne, ogni sera, quando la padrona non c’è, si ritrovano ad allestire un ossessivo teatrino, una doppia vita in cui, come bimbe perverse, giocano “a fare Madame”. A turno, vestono i suoi abiti, la imitano e, alla fine del rito, la uccidono. Ma ben presto finzione e realtà, nelle loro menti schizofreniche, si sovrappongono. Terrorizzate dall’idea che l’amante di Madame, da loro denunciato con lettere anonime, sarà presto rilasciato e che la verità sarà scoperta, tentano, come estrema soluzione, di avvelenare la padrona con una tazza di tisana che Madame, nella sua svagata disattenzione, non berrà.
Biglietti e abbonamenti in vendita al botteghino del teatro dalle16,30.