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Le xilografie di Nicola Costanzo al Circolo Aternino di Pescara

PESCARA. Cos’è la xilografia? Da xylos, parola greca che vuol dire legno, è l’arte di produrre figurazione attraverso policrome laminazioni, spesso sottilissime, di origine vegetale le quali...

PESCARA. Cos’è la xilografia? Da xylos, parola greca che vuol dire legno, è l’arte di produrre figurazione attraverso policrome laminazioni, spesso sottilissime, di origine vegetale le quali apprestano un supporto materiale unico al prodotto finale e che richiedono rara tecnica nell’essere lavorate. Esse vengono composte/giustapposte in opere le quali, spesso, hanno tutto l’aspetto di una pittura e che in fondo dell’arte del pictor conservano tutto, tranne il fatto che anziché pennello e colori l’artista usi, qui, lamine di legno. L’arte della xilografia ha a Pescara uno dei massimi interpreti, Nicola Costanzo, al quale, oggi alle 18, nel circolo Aternino di Pescara, l’Abruzzo rende omaggio per i 60 anni di una premiatissima carriera artistica che lo ha accreditato non solo come continuatore dei grandi xilografi del passato, attivi secoli fa, ma come innovatore dello loro arte, con un atelier sempre in febbrile attività. La xilografia è un’arte esigente. Un paziente studio e una dedizione ad essa sono imprescindibili, con affinamento delle tecniche realizzative a partire dallo stesso ricavo della base materiale. Reduce dal successo mantovano di ArtExpo 2019 di Mantova, Costanzo incontrerà il suo pubblico, oggi alle 18, per dialogare con esso e per ripercorrere insieme con la curatrice della mostra, Giulia Fonzi, e con la poetessa Stevka Šmitranun e Marzio Maria Cimini, un piccolo mistero riguardante la città di D’Annunzio: come si siano per gemmazione originati qui e qui siano fioriti da due secoli alcuni dei più grandi xilografi italiani, con nomi quali Paolo De Cecco (1843-1922) i Cascella Basilio (1860-1950) col figlio Tommaso (1890-1968) e il grande maestro Armando Cermignani, figura di riferimento per Nicola Costanzo che ne ha proseguito e condotto a splendore la tradizione.
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