al teatro massimo 

Luca Argentero stasera a Pescara «Racconto i sogni di bambino»

PESCARA. Luca Argentero sarà di scena, stasera alle 21, al Teatro Massimo di Pescara con lo spettacolo “È questa la vita che sognavo da bambino?”, prodotto e diretto da Edoardo Leo. I biglietti,...

PESCARA. Luca Argentero sarà di scena, stasera alle 21, al Teatro Massimo di Pescara con lo spettacolo “È questa la vita che sognavo da bambino?”, prodotto e diretto da Edoardo Leo. I biglietti, disponibili sul circuito Ciaotickets www.ciaotickets.com (online e punti vendita), costano: 30 euro per il primo settore numerato; 25 per il secondo settore numerato; 23 per il palco numerato; e 20 per la galleria numerata (diritti di prevendita inclusi). Gli ultimi saranno in vendita al botteghino del Teatro Massimo, oggi dalle ore 18.
“È questa la vita che sognavo da bambino?” racconta le storie di grandi personaggi dalle vite straordinarie che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina. Raccontati sia dal punto di vista umano che sociale. I personaggi sono il ciclista Luisin Malabrocca, l’alpinista Walter Bonatti e lo sciatore Alberto Tomba, tre sportivi i che hanno fatto sognare, tifare, e commuovere varie generazioni di italiani.
Luisin Malabrocca è “l’inventore” della Maglia Nera, il ciclista che nel primo Giro d’Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo, in una Italia devastata come quella del ‘46, faceva molta simpatia alla gente: riceveva salami, formaggi e olio come regali. Poi, Walter Bonatti, l’alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con le vette, arrivato a oltre ottomila metri d’altezza, quasi sulla cima di una delle montagne più difficili da scalare del mondo, il K2, scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l’uomo è l’uomo stesso. Infine, Alberto Tomba, il campione olimpico che ha fermato il Festival di Sanremo con le sue vittorie. Lo sciatore bolognese che con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come “Tomba la bomba”.
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