Il cantautore toscano Marco Masini

Masini a Pescara: "Il tempo va anticipato, non si torna indietro"

Il cantautore toscano presenterà al Teatro Massimo di Pescara il 9 maggio il suo nuovo album "Spostato di un secondo"

Un album che è figlio di un percorso artistico nato quasi 30 anni fa. E’ “Spostato di un secondo” (Sony Music), il nuovo disco del cantautore toscano Marco Masini, arrivato a sei anni di distanza dal precedente album di inediti “Niente d’importante”. Partiva proprio da Pescara il tour legato a “Niente d’importante”, album contenente 12 brani incentrati sull’amore nelle sue sfaccettature più variegate. Masini tornerà a calcare il palcoscenico del Teatro Massimo e a raccontare in musica le emozioni ai pescaresi, il 9 maggio. Il concerto del nuovo tour “Spostato di un secondo live” inizierà alle 21 (organizzazione Elite Agency Group). I biglietti sono disponibili su circuiti TicketOne e CiaoTickets. Questi sono i prezzi, comprensivi dei diritti di prevendita: 40,25 euro per il primo settore platea numerata, 37 euro per il secondo settore platea numerata e balconata numerata e 32 euro per la galleria numerata.

“Spostato di un secondo” prende il titolo dall’omonimo brano con cui Masini ha gareggiato, lo scorso febbraio, al Festival di Sanremo. E’ stata l’ottava partecipazione del cantautore alla kermesse canora. Nel 1990 si aggiudicò il primo posto, nella sezione Novità, con il brano “Disperato”. Successo bissato nel 2004, quando trionfò con “L’uomo volante”. Sono trascorsi 27 anni dal successo di “Disperato”. E “Spostato di un secondo”, racconta Masini al Centro, è proprio «figlio di questo percorso. C’è stata una grande collaborazione con tanti autori che hanno scritto con me e hanno apportato al disco colori importanti. I concetti sono quelli espressi da un cinquantenne e non più da un ventenne. Sono cresciuto in tutti i sensi, a livello artistico, umano e professionale. Lo porto in tour attraverso un suono dinamico e una scenografia moderna. Sono molto soddisfatto: è una cosa che ho voluto costruire nei minimi particolari». Il disco contiene 12 brani: undici inediti più la cover di “Signor tenente”, con cui Masini ha voluto omaggiare Giorgio Faletti anche sul palco dell’Ariston nella serata dedicata alle cover. “Spostato di un secondo” è un’autentica fotografia della vita, raccontata da Masini dopo un percorso di quasi 30 anni di carriera.

Nel brano “Spostato di un secondo” lei riflette su come sarebbero le scelte e le azioni se fossero condotte un secondo dopo rispetto alla loro realizzazione. In che modo?

E’ un’ipotesi utopica di anticipare le nostre scelte con un po’ più di consapevolezza, ingannando il tempo attraverso il buon uso del potere delle nostre scelte. Ovviamente non si può tornare indietro e correggere niente, l’unico modo è anticiparlo, ma questo è possibile solo grazie alla nostra maturità e alla consapevolezza.

Se avesse l’occasione di cambiare qualcosa nella sua vita, cosa cambierebbe? E cosa, invece, lascerebbe così com’è?

Le cose che rifarei sono tante. L’unica cosa che non potrei toccare è l’amore. Le scelte si possono cambiare, ma l’amore no. E’ una cosa che ti inchioda a una realtà che arriva. E ti rilancia o ti distrugge.

Ottava partecipazione al Festival di Sanremo. Quanto lo ha visto cambiare negli anni?

Molto, perché sono cambiati la realtà televisiva, il modo di comunicare, la vita e il mondo. Sanremo, però, una trasmissione di culto e di tradizione prettamente italiana, ci arriva dagli anni Cinquanta e continua ad attirare grande attenzione.

Tra i suoi numerosi successi ce n’è uno a cui è rimasto particolarmente legato?

Molto difficile dirlo. Tutti sono figli di un momento di una storia. Sono tutte fotografie di momenti. Sono legato ai miei brani come un padre è legato ai suoi figli. Cos’è per lei la felicità? È una cosa che va cercata continuamente, ma nel posto giusto. Spesso è vicina a noi e bisogna solo fare un salto.

Il suoi precedente tour partì proprio da Pescara. Qual è il suo rapporto con l’Abruzzo?

Sono legato all’Abruzzo, spesso i miei tour sono partiti da lì. E’ una terra meravigliosa, che ho girato tanto. E’ una regione in cui ho molti amici e quando in un luogo ci sono molti amici ti leghi anche alla terra. Sono molto felice di fare tappa a Pescara perché è una città che mi ha sempre dato tanta soddisfazione in termini di rapporto tra me e il pubblico.

©RIPRODUZIONE RISERVATA