Il libro

"Millennial" di Verrengia: se il futuro è un incubo fuori controllo

Sabato la presentazione del saggio edito da Pellegrini alla libreria La Feltrinelli di Pescara

Sabato 14 ottobre alle ore 18 la libreria La Feltrinelli di Pescara ospiterà la presentazione del saggio "Millennial, viaggi nel futuro presente" edito da Pellegrini Editore (214 pagine, 15 euro). A presentare il libro insieme all'autore sarà Carmine Ciofani. "Millennial" è un aggettivo di nuovo conio che indica le generazioni nate dagli anni ’90 al primo decennio del XXI secolo. Ma si estende a tutto quanto faccia parte del costume, della cultura, della società e soprattutto dei comportamenti individuali e collettivi in questo trapasso epocale. Il libro è una sorta di manuale d’uso dell’età contemporanea senza densità accademica, che risulterebbe inutile e fuorviante in termini di divulgazione. I loro contenuti, pur se analitici, tendono piuttosto alla ricostruzione narrativa degli argomenti. Questo perché il libro nasce dalle esperienze dell’autore, che vanno dal giornalismo al romanzo, passando per gli itinerari geografici, le ricerche sul campo e il supporto bibliografico. Pertanto, i lettori passano dall’esplorazione delle nuove tecnologie e dal loro impatto nella vita quotidiana di tutti all’ingresso “nel cuore delle tenebre” di molti risvolti pericolosi dell’attualità. In particolare, viene sviscerato il retroterra del narcotraffico, intrinsecamente connesso al culto della droga e all’ondata psichedelica degli anni ’60. È il fulcro di una civiltà occidentale in preda all’innegabile disagio di non trovare più il suo stesso baricentro. Fra una comunicazione di massa che arriva al semplice rumore confuso e l’arretrare del pensiero colto per incapacità di adeguamento, in Millennial si profila una preoccupante possibilità. Il duemila che c’è ripropone drammaticamente problemi irrisolti sul piano etico, politico, sociale e scientifico. La ferocia della guerra viene riverberata dalla televisione. La moralità delle amministrazioni pubbliche è sotto inchiesta dovunque. La coscienza civile non attecchisce tra i nuovi barbari. Il sapere scientifico non scopre nemmeno il rimedio per il raffreddore, al punto che forse la scienza deve ancora cominciare. La percezione del futuro passa unicamente per i clamori mediatici e si ripropone uno scenario che James Joyce applicava a tutti i tempi nel celebre motto dell’Ulisse scelto per epigrafe: «La Storia è un incubo dal quale cerco di risvegliarmi».

L'AUTORE. Verrengia nasce a Alatri (Frosinone), ma si trasferisce a San Severo (Foggia), cittadina di origine della madre, quindi a Pescara, dove risiede. Scrive su L’Unità, La Gazzetta del Mezzogiorno, Conquiste del lavoro e www.globalist.it. Collabora al programma televisivo Il Caffè di Rai Uno. Ha scritto sceneggiature per la collana di fumetti Martin Mystère. Ha pubblicato l’antologia di racconti comici "La notte degli stramurti viventi" (Stampa Alternativa, 2001), i saggi "Divora il prossimo tuo" (Avagliano, 2004) e "Complottario" (Avagliano, 2006), una serie di romanzi di spionaggio per la collana “Segretissimo”, con lo pseudonimo di Kevin Hochs, e una rivisitazione di Stevenson, L’eredità di Hyde (Edizione Piemme, 2013).