“L’Aquila contemporanea plurale”

Musica del secondo Novecento per il quintetto dei Solisti Aquilani

L’AQUILA. L’appuntamento odierno con “L’Aquila contemporanea plurale”, festival di musica, arte e cultura d’oggi, vedrà sul palco dell’Auditorium del Parco, alle 18.30, il Quintetto dei Solisti...

L’AQUILA. L’appuntamento odierno con “L’Aquila contemporanea plurale”, festival di musica, arte e cultura d’oggi, vedrà sul palco dell’Auditorium del Parco, alle 18.30, il Quintetto dei Solisti Aquilani (Francesco Peverini, violino Azusa Onishi violino, Margherita Di Giovanni viola, Chiara Burattini violoncello e Alessandro Schillaci contrabbasso) che, insieme al pianista Giovanni Cardilli e al clarinettista Roberto Petrocchi, interpreteranno opere di Aldo Clementi, Franco Donatoni, Luciano Berio, Carlo Galante, Carlo Crivelli e Salvatore Sciarrino. Introdurrà l’ascolto il musicologo Alessandro Mastropietro.
Il concerto si apre con Canone Circolare, una delle ultime opere di Clementi, in cui è evidente l’interesse del compositore catanese per il contrappunto, che lo porta alla ricerca di strutture sempre più rarefatte e cristalline. A seguire Lem I, per contrabbasso solo, un’opera che ben rappresenta il genio compositivo di Donatoni. Il brano è del 1983 e appartiene a una fase in cui il cosiddetto “esercizio ludico dell’invenzione” è il faro che guida il compositore nella scrittura. Con Duetti per due violini di Berio, ci troviamo di fronte a un’opera “residuale”, ma significativa: in essa sono raccolti e fissati sullo spartito frammenti di esperienze, incontri, e suggestioni del compositore. Il titolo del brano “Le finestre illuminate” di Galante, allude al romanzo di Heimito von Doderer in cui un vice caposezione aggiunto in pensione passa le notti a scrutare con un binocolo le finestre (illuminate) dei palazzi adiacenti. Semplice e determinato il titolo della composizione di Crivelli: Punto, concepito come lo snodo per accedere a dimensioni diverse e più profonde. Il concerto si chiude con Le ragioni delle conchiglie, in cui si ritrova il tratto distintivo della poetica di Sciarrino. Biglietto 5 euro, ridotto 3.