Nicolas Paolizzi, un amore che piace anche a Netflix 

Il giovane scrittore di Campli racconta il successo del libro “Ti avrei dato tutto” «La piattaforma cinematografica è interessata a trarre un film dal mio romanzo»

Lo avevamo lasciato due mesi fa, emozionato per l’arrivo in libreria del suo romanzo d’esordio “Ti avrei dato tutto (Io e te a 313 km dalla felicità)” pubblicato da Rizzoli, e lo ritroviamo in trattative con Netflix per la trasposizione cinematografica del libro. A nemmeno vent’anni, li compirà il 29 agosto, Nicolas Paolizzi non è più solo un fenomeno del web – nel frattempo i suoi follower su Instagram sono diventati oltre 620mila - ma uno scrittore che ha attirato l’interesse delle Major. Prima il prestigioso marchio editoriale del Gruppo Mondadori, che ha voluto tra i suoi titoli la storia d’amore a distanza degli adolescenti Marco e Nicole, lei afflitta dall’anoressia, disturbo di cui Nicolas ha sofferto per otto mesi. Ora la piattaforma di cinema e serie tv più popolare, con milioni di iscritti in tutto il mondo.
Nicolas Paolizzi, che sabato scorso ha presentato “Ti avrei dato tutto” a Giulianova e lunedì 19 replicherà nella sua Campli (piazza Vittorio Emanuele II, ore 19) aggiorna il Centro dopo l’ultimo contatto coi produttori Netflix: «Si sono presi del tempo per leggere il libro e riflettere. Entro metà settembre, dopo la Mostra di Venezia, decideranno se farne un film. Ci sono richieste di altre case di produzione cinematografica, ma Netflix è più in linea con quello che faccio. È una piattaforma molto seguita dai giovani, perfetta per i miei lettori. Hanno voluto l’esclusiva, essere i primi a leggere il libro e a poter decidere. Fino ad allora non possiamo trattare con altre case».
Come sta andando il libro?
«Benissimo. Sta per diventare un Oscar. Ha superato le 20mila copie, è già alla quarta ristampa».
Se lo aspettava?
«In realtà no, pensavo di stare sulla soglia del libro precedente, “Cara te… amati!” (autopubblicato su Amazon, ndr), 6mila copie».
In questi due mesi com’è cambiata la sua vita?
«Sono aumentate un po’ di certezze, come il fare di questa passione per la scrittura un bellissimo lavoro. È una magnifica sensazione, però riesco a restare coi piedi per terra. Anche per l’università (Scienze della comunicazione a Teramo, ndr) ho maturato maggiori certezze, perché ora so quello che voglio. Per scrivere “Ti avrei dato tutto” ho trascurato lo studio, a cui ora voglio dedicarmi con più impegno».
Dopo la prima presentazione a Teramo ha fatto un book tour con tante date nei Mondadori Store un po’ di tutta Italia. Che tipo di pubblico hai incontrato e quali i riscontri più significativi?
«A Teramo oltre ai giovanissimi c’erano anche tanti adulti, che mi conoscevano attraverso Facebook. Nel resto d’Italia decisamente un pubblico più giovane, adolescenti, 25enni al massimo. Una ragazza in cura a Milano in un centro per anoressia, bulimia e altri disturbi alimentari mi ha scritto che lì hanno proposto come lettura “Ti avrei dato tutto” perché lo considerano un libro costruttivo, positivo e utile. Per me è il riconoscimento più bello».
Progetti immediati?
«Sto scrivendo il seguito del romanzo. Il titolo sarà lo stesso, cambierà il sottotitolo. Ci saranno ancora Marco e Nicole, magari si aggiungerà qualche altro personaggio».
I suoi follower continuano a crescere sui social network. Ha numeri da influencer, più su Instagram che su Facebook.
«Instagram si adatta di più a noi giovani. Facebook mi ha dato molto, ma è un mondo che s’incastra meno con le mie esigenze, dà poca visibilità. Da poco ho aperto un account su TikTok (il social cinese che ha assorbito musical.ly, ndr) e subito ho raggiunto 32mila follower. Mi piacerebbe aprire un mio canale YouTube».
L’hanno contattata aziende per fare pubblicità?
«Sì mi contattano, ma rispondo no. Non voglio che il mio profilo diventi commerciale».
Il 19 agosto parlerà del libro a Campli, invitato nel programma culturale parallelo alla 48esima sagra della porchetta. Emozionato?
«Oddio sì. Sono un sacco curioso. Campli è dove tutto è partito. C’è un affetto meraviglioso nei miei confronti».
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