Oggi gratis con il Centro 18 itinerari di montagna

In edicola il secondo volume di "Abruzzo in cammino", la guida di Giusi Pitari per far conoscere la montagna a escursionisti esperti e non

Oggi il Centro regala ai suoi lettori “Abruzzo in cammino - Volume 2”, piccola raccolta di 18 itinerari di montagna che avete letto negli ultimi mesi. Per la seconda uscita, si è pensato di mettere assieme soprattutto escursioni in ambiente innevato, alcune per tutti, altre più specificamente tecniche. Potrete leggere e decidere di incamminarvi.
Ce ne andremo a volare sulla vetta più alta del Gran Sasso arrampicandoci sul ghiacciaio del Calderone, con forza , desiderio e tanta attenzione. Poi, planando, atterreremo sui fossili delle Murelle, alla Majella, incontrando l’alba più bella sul mare. E ancora raggiungeremo il Monte Greco del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, specchiandoci nel Lago di Barrea. E poi inseguiremo i grifoni sul Monte Orsello, una vetta isolata del massiccio del Velino-Sirente. Con le ciaspole ai piedi raggiungeremo valli e laghi del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e ci fermeremo ad ammirare le riserve integrali, i camosci, gli orsi e i lupi. Toccheremo in un sol giorno le vette più belle del Velino, affacciandoci sulle valli maestose del massiccio. Andremo a bere acqua alle Centofonti e giocheremo a saltare ruscelli e cascate. Riusciremo persino a passare per Amatrice a portare conforto ai nostri fratelli terremotati e, sulle orme di Annibale, saliremo fino al Pizzo di Moscio. Accarezzeremo l’Adriatico e i borghi delle Majella orientale dalla Cima della Stretta, guardando dall’alto l’incrociarsi delle vallate. Saluteremo Pescocostanzo, Rivisondoli, Roccaraso, gli Altopiani Maggiori e delle Cinque Miglia, dalle vette bianche del Monte Rotella e dalla punta del Pizzalto. Sfioreremo ancora il Lago della Duchessa, bianco di neve immacolata: un gioiello incastonato tra valli, selle e belvederi. E poi il Monte Bicchero, la montagna della mia infanzia. Rivedremo le Mainarde, il Molise e l’isola di Procida dalla vetta della Cima a mare. Sul Monte Marsicano e nelle valli dove cammineremo per raggiungerlo, ascolteremo il bramito dei cervi e sentiremo il profumo di selvatico. Perché è così che va in Abruzzo. Basta indossare buone scarpe, allenarsi, essere prudenti sempre – con la neve di più – e partire. Per il più bello dei viaggi, quello dove voli materialmente con i tuoi piedi e più profondamente con la tua anima. Il cuore batte forte, dapprima per l’affanno poi per l’emozione. Un’emozione che non ha confine, come i monti. Sconfinati come gli orizzonti d’inverno. Sono i nostri Appennini, quelli che vediamo mentre siamo al mare, quando vendemmiamo, quando raccogliamo le nostre olive, quando prepariamo i nostri piatti preferiti, quando visitiamo i nostri borghi più belli, le nostre chiese, abbazie, gli altopiani, le città. È l’Abruzzo. Grazie alla squadra del quotidiano Il Centro, ma ancora di più a tutti i lettori che con affetto e determinazione salgono le nostre montagne, percorrono le valli, si bagnano nei ruscelli e ammirano le cascate e la regione intera.