A teramo festa per i 70 anni del cantautore

“Pigro cantautori in vigna”, stop al concorso per Ivan Graziani

BOLOGNANO. Fu la triestina Chiara Vidonis con l’inedito “Comprendi l’odio”ad aggiudicarsi, lo scorso anno, il Premio Pigro Cantautori in Vigna. Si imposero anche Adriano Tarullo e la sua Sbend, che...

BOLOGNANO. Fu la triestina Chiara Vidonis con l’inedito “Comprendi l’odio”ad aggiudicarsi, lo scorso anno, il Premio Pigro Cantautori in Vigna. Si imposero anche Adriano Tarullo e la sua Sbend, che conquistarono il premio IvanCover con la loro versione de “Il prete di Anghiari”. Ma quest’anno il concorso musicale nazionale per cantautori e band in ricordo del cantautore teramano Ivan Graziani, ospitato nella cantina Zaccagnini di Bolognano nell’ambito di Cantine Aperte, non si farà.

Ad annunciarlo è Anna Bischi Graziani, moglie di Ivan e presidente dell’associazione culturale Pigro che organizza il concorso. Un palco prestigioso, quello del Pigro, su cui sono saliti artisti del calibro di Edoardo Bennato, Sergio Cammariere, Simone Cristicchi. «Quest’anno il Premio Pigro Cantautori in Vigna non ci sarà. La cantina Zaccagnini, che ci finanziava, quest’anno non l’ha portato avanti e quindi non saremo presenti a Bolognano in occasione di Cantine Aperte i prossimi 30 e 31 maggio», spiega Anna Bischi. «Ci sarà, però, una manifestazione a Teramo il prossimo 6 ottobre in occasione dei 70 anni dalla nascita di Ivan». C’è inoltre l’intenzione, ha sottolineato Anna Bischi, di rendere il Pigro «un premio itinerante, con date fuori Abruzzo e la finale nella nostra regione. E’ un premio importante, che si fa da 18 anni. Quest’anno, probabilmente, organizzeremo qualche data pilota e il prossimo anno saremo pronti a partire». Un invito alle istituzioni abruzzesi in vista delle celebrazioni di ottobre per i 70 anni dalla nascita di Ivan Graziani è arrivato dal critico musicale Paolo Talanca: «Credo che l’Abruzzo debba tenersi stretto il legame con i propri talenti e Ivan Graziani è uno dei maggiori cantautori italiani mai esistiti», ricorda. «Fu il primo a inventarsi letteralmente un linguaggio a metà tra il rock e la canzone d’autore. Graziani è stato per la canzone d’autore italiana non meno di ciò che D’Annunzio è stato per la poesia», incalza il critico. «Questo va sottolineato e le istituzioni regionali sono le prime a dover impegnarsi in tal senso. Auspico un impegno concreto da parte del presidente della Regione Luciano D’Alfonso, in vista soprattutto delle iniziative da promuovere per i 70 anni dalla nascita del cantautore».

Rosa Anna Buonomo

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