Preziosi, giudice contro la ’ndrangheta  

L’attore protagonista del film “ Liberi di scegliere” in onda su Rai1 martedì 22 in un personaggio ispirato a Marco Lo Bianco

«Bisogna far capire soprattutto alle nuove generazioni di questo Paese che il male ha i giorni contati. Questo tipo di fiction hanno l'obiettivo anche di parlare in maniera non retorica a chi ritiene di essere spacciato che fa in tempo a cambiare direzione. Ai ragazzi che vivono in famiglie e contesti criminali è tolta la possibilità di scegliere ciò che vogliono essere, vinti dalla predestinazione, ma non è sempre così. Mi ha convinto a girare il fatto che parlasse anche alla mia coscienza».
Alessandro Preziosi è il protagonista di «Liberi di scegliere» diretto da Giacomo Campiotti, dove interpreta il giudice del tribunale dei minori di Reggio Calabria , Marco Lobianco, un film tv in onda su Rai1 in prima serata, martedì 22 gennaio, che racconta il sogno di un uomo di legge: strappare i ragazzi alla 'ndrangheta. Giorno dopo giorno ha visto sedere nella stessa aula di tribunale i figli delle più importanti famiglie mafiose della provincia. E ha capito una cosa: la 'ndrangheta non si sceglie, si eredita. Quando incontra Domenico, ultimo componente di una cosca di cui anni prima ha arrestato il fratello, decide che è arrivato il momento di dire basta. Inizia una strada difficile che costringerà tutti ad abbandonare le proprie certezze. Lo Bianco e i suoi assistenti si confronteranno con i codici e i sentimenti di quelle famiglie che hanno considerato sempre e solo come cosche criminali. I più giovani, Domenico e Teresa, impareranno che esiste una famiglia allargata, rappresentata dallo Stato e dalla Comunità civile, pronta ad aiutarti a realizzare un futuro diverso, in cui poter essere, finalmente, liberi di scegliere. Nel cast Nicole Grimaudo e Carmine Buschini, rispettivamente moglie e figlio di un boss della malavita calabrese, Federica Sabatini, Federica De Cola, Corrado Fortuna, Vincenzo Palazzo e con la partecipazione di Francesco Colella. Il film, scritto e sceneggiato da Monica Zapelli, Sofia Bruschetta, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano, è ispirato al metodo alternativo di lavoro di Roberto Di Bella, giudice del Tribunale dei minori di Reggio Calabria. La 'ndrangheta è un'organizzazione che sopravvive e si autorigenera grazie ad una forte connotazione famigliare. Nella realtà, il giudice Di Bella - interpretato da Preziosi (Lo Bianco) - ha puntato da 2012 ad un metodo di lavoro che affranca i minori delle famiglie malavitose dal giogo della criminalità. Preziosi fa notare: «Il giudice Di Bella ha dato un grande esempio che, prima di imporla a qualcuno, devi aver centrato tu la scelta. Se nel tuo lavoro sei un professionista determinato, intorno a te avrai un riscontro importante». Poi ricorda di aver studiato giurisprudenza: «La legge comincia ad essere una verità oggettiva quando è l'individuo a decidere di metterla in pratica. Questa è una storia antieroica, ci suggerisce quanto un eroe-non eroe abbia valore nella storia di un Paese quando condiziona la nostra coscienza morale». A chi domanda se sia più facile da attore interpretare la parte di un buono o di un cattivo, Preziosi risponde: «Per me non sono mai né buoni né cattivi. Legittimano una posizione e questa posizione la porta fino alle estreme conseguenze nell'interpretazione. Mi ha aiutato molto riscontrare nel vero giudice il disinteresse totale dal sedurre l'interlocutore». Nicole Grimaudo: «Enza è una donna intrappolata in una prigione senza gli strumenti per poter decidere per sé. Quando lo Stato diventa una seconda famiglia e una seconda possibilità, le si apre uno scenario che le rende possibile sognare il futuro dei figli con uno stato d'animo che solo le madri possono capire». Carmine Buschini: «Domenico ha avuto la sfortuna di nascere in quella famiglia, senza la possibilità di poter immaginare una vita differente rispetto a quella del padre».