Proietti è ancora Palmieri e indaga su vecchi casi 

Torna stasera Una Pallottola nel cuore 3: sei puntate di gialli-noir tra dramma, comicità e memoria

ROMA. «La mia preoccupazione era quella di riuscire a mescolare bene gli elementi narrativi: comicità, dramma, tragedia, commozione. C’è sempre il rischio che prevalga una cosa rispetto all'altra. Invece, ci sembra che tutto si sia amalgamato molto bene. Lo ritroviamo anche nel teatro di Shakespeare: nelle sue opere tragiche ci sono parti comiche, si esplorano vari registri anche in quelle estremamente drammatiche».
L'immenso Gigi Proietti ritorna su Rai1 da domani in prima serata con Una Pallottola nel cuore 3, prodotto da Francesco e Federico Scardamaglia per compagnia Leone Cinematografica, con la regia di Luca Manfredi.
Sei nuovi gialli dalle sfumature noir, nel ruolo del navigato giornalista Bruno Palmieri. Percorre le strade e i vicoli di Roma in cerca di vecchi “cold case” irrisolti, convinto che il tempo aiuti sempre a svelare la verità. Teatro delle indagini di questa terza stagione, alcune delle suggestive location della città eterna come il Ghetto, Trastevere e il Bioparco. «L'altra soddisfazione che mi levo», aggiunge, «è che siamo riusciti a portare sullo schermo la professione del giornalista. In un mio sonetto di qualche tempo fa scherzavo sul fatto che, per avere successo in tv, bisogna essere o un prete o un dottore o un poliziotto. Sono contento di aver aggiunto questa professione».
E ancora Proietti rileva: «Una cosa importante è senza dubbio la memoria. Nella fiction non si trattano i cold case solo per parlare di casi irrisolti, ma anche per mettere in risalto l'importanza della memoria, di vedere e rivalutare le cose anche a distanza di anni. Normale che ciò avvenga in funzione di temi che erano, sono o saranno importanti nella storia italiana. E ce ne saranno in tutte le puntate».
Francesca Inaudi, del ruolo di Maddalena, la figlia di Proietti nella serie, si dice soddisfatta in particolare è una figura femminile «che riesce ad emergere e ad essere promossa in un grande quotidiano, grazie alle sue capacità. Sono un elemento spesso drammatico all'interno delle nuove puntate, ma cerco di rendere la crescita del personaggio, che è cambiato, si è evoluto. Spero di esserci riuscita». La direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, tiene a sottolineare: «in tanti anni di lavoro abbiamo imparato una cosa: fare una serata con Gigi Proietti in tv è sempre un'occasione da non perdere».