Sanremo Giovani nelle mani di Baudo e Rovazzi 

Claudio Baglioni ha scelto i presentatori della rassegna in programma il 20 e il 21 dicembre su Rai1

ROMA. Due prime serate, il 20 e 21 dicembre in diretta su Rai1 dal Teatro del Casinò di Sanremo, e quattro appuntamenti di presentazione degli artisti finalisti, dal 17 al 20 dicembre sempre su Rai1, per Sanremo Giovani.
Per la prima volta Sanremo Giovani catalputerà 2 promesse direttamente sul palco del Teatro Ariston per la 69esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo che vede, per il secondo anno, come direttore artistico Claudio Baglioni. A presentare Sanremo Giovani, con 24 artisti in gara, 12 a sera, un’inedita coppia: il veterano di tante edizioni, Pippo Baudo, e uno degli artisti più apprezzati dalle nuove generazioni, Fabio Rovazzi. I quattro appuntamenti in onda su Rai1 alle 17.45 vedranno invece al timone il cantante e conduttore radiofonico Luca Barbarossa. E, a proposito di radio, anche quest’anno importante sinergia con Rai Radio2, radio ufficiale del Festival di Sanremo, che trasmetterà in diretta dal Teatro del Casinò le due serate di Sanremo Giovani con la conduzione di Tamara Donà e Melissa Greta Marchetto e in differita, alle 20, i 4 appuntamenti del pomeriggio. Ieri, nella sede di via Asiago di Rai Radio, la commissione musicale presieduta da Claudio Baglioni ha iniziato a valutare primi 69 artisti selezionati, mentre i 24 finalisti di Sanremo Giovani saranno svelati il 27 novembre, dopo aver ascoltato anche i vincitori del concorso Area Sanremo.
Il direttore artistico del Festival di Sanremo 2019 ha scelto le pagine (e la copertina) di Tv Sorrisi e Canzoni, in edicola da oggi, per presentare i conduttori delle serate di Sanremo Giovani.
«Ho iniziato la mia carriera artistica che ero ancora minorenne», racconta Baglioni, «e quindi so cosa significa essere giovani in questo ambiente. Per questo ho deciso di dedicare loro un vero Sanremo che porterà due dei partecipanti a gareggiare ad armi pari coi Big. E Baudo e Rovazzi rappresentano la perfetta fusione fra tradizione e innovazione di questo Festival». Baudo, che di Festival ne ha condotti 13, si sente già a suo agio: «Non conoscevo personalmente Rovazzi, anche se i miei nipoti me ne hanno parlato molto, ma ci conosceremo bene direttamente sul palco». E Rovazzi non sembra essere preoccupato dal confronto con un «mostro sacro» come Pippo: «So che il suo carisma conquista il 99 per cento del palco, ma sono sicuro che insieme formeremo una bella coppia».
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