Serata di stornellate per la nuova vita del poeta Fraticelli 

CHIETI. La stornellata di Zì Carminuccio è tra i momenti più veraci della festa in onore di Raffaele Fraticelli, questa sera alle “Crocelle” di Chieti, per la riedizione della sua antologia poetica...

CHIETI. La stornellata di Zì Carminuccio è tra i momenti più veraci della festa in onore di Raffaele Fraticelli, questa sera alle “Crocelle” di Chieti, per la riedizione della sua antologia poetica “Giorni di Festa e dintorni”, zibaldone in versi dialettali che l’autore, poeta teatino dei più amati, giunto alle 95 primavere si è preoccupato di “aggiornare”.
Lo racconta il figlio Marco illustrando al Centro il programma della speciale serata di musica e narrazione che avrà inizio alle 17 , auditorium Le Crocelle, in via Arniense. Un recital “nella parlatura della nostra gente” come direbbe il poeta, “Lulluccio”, paladino della teatinità e dei suoi personaggi. L’affettuoso omaggio sarà introdotto dall’associazione Chieti nuova 3 Febbraio e prevede l’intervento della professoressa Eide Spedicato dell’università di Chieti. Quindi le letture. Brani tratti da “Lu lópe”, testo dei più rappresentativi della verve poetica di Fraticelli, scritto per la rappresentazione del miracolo di San Domenico a Pretoro, interpretato da Francesca Camilla D'Amico, voce fuori campo Valeriano De Angelis. Immancabile, vista anche l’imminenza del solstizio d’estate, la canzone Lu San Giuvanne (primo premio Testo poetico “Francavilla al Mare”, vinto da Fraticelli nel 1985) con musica del maestro Peppino Pezzulo, soprano Maria Chiara Papale, pianoforte Mimmo Speranza.
Ci sarà la lettura recitata de “Lu corne, La Cianghette”, interprete Giancarlo Zappacosta. La stornellata di Zì Carminuccio, il Pasquino d’Abruzzo, personaggio caratterizzato da Fraticelli nei primi anni ‘40 e portato dallo stesso autore nei programmi radiofonici della domenica della Rai regionale degli anni ‘50 , “Pe’ la Majella!” e “Abruzzo insieme”.
Voce solista della stornellata Sergio Ferrante con l’amichevole partecipazione di componenti del Coro Unitre diretti da Peppino Pezzulo. Ci saranno altre letture recitate, “L’inno dell'amore”, “Sonne nghe Mamme”, “Lu bandetore”, “Lu mezzone”, a cura di Marco Fraticelli. Fresca di stampa la nuova edizione di “Giorni di festa e dintorni” (oltre quattrocento pagine, stampato da Tipografia Brandolini per conto di Exflor editore, Ancona) è già in libreria.
La vera novità è appunto la rinnovata ispirazione dell’autore che a 95 anni compiuti trova l'energia per aggiornare, emendare ed arricchire il suo zibaldone, sottolinea Marco Fraticelli. Il corposo volume scandisce gli avvenimenti più significativi del folclore sacro nei piccoli centri d’ Abruzzo e li narra con testi poetici nella “parlatura” locale. Ecco le sacre celebrazioni e composizioni (con note in italiano e anche in inglese) della settimana santa, le Verginelle di maggio e la Madonna di Carpineto, Pentecoste, la predicazione di San Giovanni Battista, Madonna della Mazza, Li Saracine, San Camille, Li palmintiere, La Madonne de lu Sudore, San Francesche, fino a chiudere l’anno con la festa di tutti i santi, le beatitudini, la Festa di Gesù Cristo re dell’universo, La Madonna degli Angeli, Santa Marije a mare. Brani tratti dai Vangeli nella trasposizione dialettale, e i piatti tipici della cucina tradizionale, un armonioso susseguirsi di suoni, colori, ricordi.
Non mancano le pagine dedicate ai personaggi "umili" che hanno animato i quartieri del capoluogo teatino nella prima metà del secolo scorso. Il venditore di lupini, l'arrotino, il banditore si materializzano e rivivono nei versi coloriti del poeta. «Questo testo, compendio e riassunto di un divertissement durato circa cinquant’anni», scrive nella presentazione la professoressa Spedicato, «è molto più di una raccolta poetica. È piuttosto la ricostruzione di un intero cosmo in miniatura, ora in ombra e taciturno, ma fino a poco tempo fa incredibilmente cromatico e sonoro; di più, corposamente denso di orgoglio e di innocenza, di malizie e pudori, di moralità e solitudine, di devozione e superstizione, di bugie e di verità. Uno spazio fitto di voci e di rumori, odori e sapori, volti e maschere che l'Autore ha disegnato con i colori di una tavolozza tanto raffinata e penetrante da ridar vita anche ai paesaggi dell'anima». «Un manuale prezioso», conclude Marco Fraticelli, «dedicato a quanti vogliano conoscere la nostra terra raccontata da uno dei suoi poeti più venerati».
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