Alla galleria nuova forma di lanciano 

“Settanta-Ottanta-Novanta” omaggio al genio di Schifano

LANCIANO. La galleria La Nuova Forma di Lanciano rende omaggio al controverso e geniale Mario Schifano con la mostra “Settanta-Ottanta-Novanta” che sarà inaugurata sabato 25 novembre alle 18, negli...

LANCIANO. La galleria La Nuova Forma di Lanciano rende omaggio al controverso e geniale Mario Schifano con la mostra “Settanta-Ottanta-Novanta” che sarà inaugurata sabato 25 novembre alle 18, negli spazi espositivi di via Bocache, 6. L’esposizione, visitabile fino al 16 dicembre (orari: 10-13/ 17-20, lunedì mattina chiuso, festivi 17-20) e propone un’ampia selezione di dipinti e opere grafiche realizzati dall’artista nel trentennio ‘70/’90.
Schifano (Homs, 20 settembre 1934 – Roma, 26 gennaio 1998), con la sua personalità magnetica, con uno stile di vita sopra le righe, ha perseguito un rinnovamento globale dell’espressione artistica, dedicandosi all’ibridazione di linguaggi e alla sperimentazione cinematografica e musicale. Attraverso circa 30 opere, il percorso espositivo rivela la devozione di Schifano per il colore e la sua volontà di «dipingere la pittura» in un modo nuovo. In una società bombardata da flussi continui di immagini, Schifano si interroga sul ruolo del pittore e propone il suo occhio come antagonista dello schermo televisivo, conferendo alla pittura un’anima assolutamente contemporanea. La creatività dell’artista non è soggetta ai tempi fisiologici della pittura: la produzione è inarrestabile, si inserisce nello scorrere della vita, ne accoglie la velocità come valore assoluto. Grazie a una pittura gestuale e rapida, il ritmo convulso della vita di questo grande artista fluisce nelle opere, facendole procedere inscindibili e velocissime verso la creazione di un vero e proprio mito.
«Mi piacerebbe che qualcuno scrivesse che la mia vita e la mia arte sono molto affiatate, ma non nel senso di una vita da artista, no, questo non basta», diceva di sè Schifano. L’artista debutta con una personale nel 1959 alla Galleria Appia Antica di Roma con opere influenzate dall’informale. Il periodo Informale cede il passo a grandi monocromi nei quali iniziano a comparire simboli pubblicitari attinti dall’iconografia della società dei consumi. All’inizio degli anni ‘60 espone alla Galleria La Tartaruga di Roma e nella Sidney Janis Gallery a New York, dove si trasferisce. A partire dal 1967, la sua ricerca artistica si amplia e, oltre alla pittura, porta avanti sperimentazioni cinematografiche. Tra gli anni ’70 e 80 una intensa attività espositiva porta le sue opere nelle più prestigiose sedi in Italia e nel mondo. Il Palazzo delle Esposizioni di Roma, nel’90, gli dedica la rassegna Divulgare. Nel ’94 è al Solomon Guggenheim Museum di New York. Nel ’97, per i 700 anni della edificazione di Santa Croce a Firenze, è Premio San Giorgio di Donatello per le vetrate policrome nella cripta della basilica.