Spielberg: così Fellini mi insegnò a divertirmi 

Il regista americano a Roma per il Premio alla carriera annuncia: «Girerò in Italia un film sul Papa re»

ROMA. «Fellini mi disse: con i tuoi film pensa a come intrattenere il pubblico ma non dimenticare di intrattenere anche te stesso». Steven Spielberg ha ricordato così il suo primo incontro con Federico Fellini, nel 1971 a Roma. Lo ha fatto, ieri sera, ricevendo unom Speciale David di Donatello per la carriera. Il regista americano ha ricordato anche l’importanza che hanno avuto per la sua formazione i registi italiani come Fellini, De Sica, Rossellini, Antonioni. E il legame fraterno che lo unisce da sempre ai registi italoamericani della sua generazione, da Scorsese a Coppola a Tarantino. Spielberg ha parlato anche del suo ultimo film Ready Player One, in sala il 28 marzo in 500 copie distribuite dalla Warner Bros. E ancora il regista americano, padre di E.T.: «Questo film è intrattenimento, ma anche una favola di ammonimento per quello che potrebbe accadere».
Basato sull'omonimo bestseller di Ernest Cline con citazioni di cinema e videogiochi, Ready Player One, mentre racconta il futuro, scatta una fotografia del presente già viziato dalla compulsiva dipendenza da cellulari, social e web. Una favola, ha spiegato ancora Spielberg, che «potrebbe essere politicizzata. C'è ormai una grande fuga dai problemi che vanno invece affrontati. Ho sette figli e quatto nipoti che ho visto crescere con gli smartphone e che quando si incontrano invece di guardarsi in faccia si contattano con i messaggi. In questo cline è stato preveggente». Siamo nel 2045 e gli uomini, ormai per la maggior parte impoveriti da quello che è accaduto, hanno perso quasi tutto. Molti vivono in baracche e hanno una sola consolazione: il mondo parallelo e virtuale di Oasis in cui si può essere quello che si vuole. Artefice di questa realtà digitale, l'eccentrico stagionato nerd James Halliday (Mark Rylance), uno Steve Jobs dei videogiochi.
Il regista ha confermato poi di aver messo in pausa il film da girare in Italia, The Kidnapping of Edgardo Mortara, tratto dal romanzo inchiesta Prigioniero del Papa re, scritto da David Kertzer nel 1997: «Dovrebbe essere girato a Roma, per ora ho trovato il padre Mark che sarà interpretato da Mark Rylance, ma manca ancora il bambino tra i sei e i sette anni, cosa che sta risultando difficile da trovare».
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