“Storie del dormiveglia”, Magi presenta il suo docufilm a Pescara

PESCARA. Uomini e donne con un passato difficile, esiliati in un presente di perpetua attesa a debita distanza dal passato e dal futuro: sono i protagonisti di “Storie del dormiveglia”, il film di Luca Magi che oggi alle 17,15, alla presenza del regista, viene proiettato al museo Vittoria Colonna di Pescara per il concorso di cinema documentario Docudì.
La pellicola nasce dall’esperienza di Magi come operatore nel Rostom, una struttura d’accoglienza per senza fissa dimora all’estrema periferia di Bologna. Dal buio, tra una sigaretta e l’altra, emergono volti e parole di chi resta nel dormitorio per una sola notte o di chi ne ha fatto la propria casa. La struttura, frequentata da persone con disagi e problemi d’ogni genere, deve il suo nome a un ospite storico del dormitorio, il bengalese Rostom Mollah, morto sulla strada nell’inverno 2013. «Ho conosciuto e condiviso aspetti intimi della vita di centinaia di persone ospitate nel centro», spiega il regista, «l’impatto con questa realtà è stato violento: i suoi ospiti sono soprattutto gente emarginata, disadattata e sola. Sono sempre rimasto molto colpito da come dietro questa fragilità e dietro la loro solitudine si nasconda una grandezza: un senso di rivolta, qualcosa di inutile e spesso distruttivo», continua Magi, «ma al contempo capace, se visto da vicino come nel mio caso, di trasmettere l’essenza delle cose, di attraversare gli altri con qualcosa di pulsante, vitale e capace di emozionare». Magi ha scritto “S
torie del dormiveglia” con Michele Manzolini; la fotografia è dello stesso Magi e di Andrea Vaccari, e il montaggio di Jaime Palomo Cousido. Questo lavoro è stato premiato come miglior film italiano al 14° Biografilm festival, e con una menzione speciale al 49° Visions du réel international film festival. (a.r.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.