Sull’Appennino dei terremoti  

Il regista aquilano Emiliano Dante presenta il suo nuovo film oggi a Pescara

PESCARA. I terremoti dell’Italia centrale come le fatiche di Sisifo che continuano a imporre una inesausta rimessa in forma di architetture, esistenze e immagini. E’ il tema di “Appennino”, il film del regista aquilano, Emiliano Dante, che sarà proiettato a Pescara, oggi alle 17.30, nel Museo d’arte moderna Vittoria Colonna in via Gramsci a Pescara. L’ingresso è libero.
Dante, che sarà presente alla proiezione e parteciperà al dibattito finale, con “Appennino” chiude una trilogia che si è sviluppata nei lavori precedenti “Into the Blue” del 2009 e “Habitat - Note personali” realizzato nel 2014.
«Per i giornalisti», racconta Emiliano Dante, «il terremoto è l'evento sismico in sé, quindi il più bravo è anche quello che arriva prima. Per me, sia come documentarista che come persona che ha vissuto il terremoto in prima persona, il terremoto è soprattutto quello che succede dopo l'evento sismico: è la durata degli effetti del sisma. Tutti i miei film sul terremoto cercano di raccontare questo: aspetti peculiari nella lunga durata».
“Appennino” è un diario cinematografico che inizia dalla lenta ricostruzione dell’Aquila e prosegue con il terremoto di Amatrice e Arquata del Tronto e la vita in albergo dopo i terremoti di Norcia e di Montereale-Campotosto.
Dante, 44 anni, ha esordito come regista nel 2003, con la serie di cortometraggi sull’abitare The Home Sequence Series. Dopo altri corti, ha realizzato i documentari sulla vita postsismica Into the Blue (2009) e Habitat - Note personali (2014), entrambi presentati al Torino Film Festival. Oltre ai documentari, ha anche diretto il lungometraggio di finzione Limen (2013). Nei suoi lavori porta avanti un’idea di autorialità radicale, realizzando personalmente tutte le componenti artistiche (sceneggiatura, montaggio, musica, fotografia e, quando presenti, animazioni). È anche fotografo, saggista e narratore.
La proiezione di “Appennino” è inserita nella rassegna “Il giovedì… Docudì cinema documentario al Museo Colonna”.
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