Un'immagine del film "L'ordine delle cose" di Andrea Segre

Sulmonacinema, su il sipario: film, concerti e performance 

La rassegna dall’8 al 12 novembre al Pacifico con in primo piano i cortometraggi  ma anche lungometraggi come “A Ciambra” in corsa per l’Italia all’Oscar 

SULMONA. Il Sulmona International Film Festival, rinnovato dallo scorso anno nella formula, tutta dedicata ai cortometraggi, non perde di vista la sua caratteristica di sempre e torna, per l’edizione numero 35, dall’8 al 12 novembre al cinema-teatro Pacifico. I numeri raccontano un’edizione ambiziosa: 550 opere iscritte al concorso, registi rappresentanti di oltre 60 nazioni e 40 opere selezionate (24 cortometraggi internazionali; 12 cortometraggi nazionali; 8 videoclip e 4 documentari). Un’edizione che, tuttavia, deve continuare a fare i conti con le difficoltà economiche che hanno portato gli organizzatori a riconvertire il Sulmonacinema in un appuntamento dedicato ai “film brevi”. I corti saranno trasmessi nella fascia pomeridiana, dalle 17 alle 18 alle 21. Da segnalarne almeno due: "A Gentle Night", Palma d’Oro a Cannes: storia di una madre che, in una città cinese senza nome, cerca figlia scomparsa in una notte serena; e "Sing": dramma infantile raccontato attraverso la musica e ambientato nella Budapest del 1990, già candidato agli Oscar.
Il festival, organizzato dall’associazione Sulmonacinema, presieduta da Marco Maiorano, non rinuncia però ai lungometraggi, proiettati alle 21. Il tema del corpo è il fil rouge dei quattro lungometraggi scelti per questa edizione. Si parte da “A Ciambra”, per la regia di Jonas Carpignano (mercoledì 8): il film, proposto dall’Italia per la candidatura all’Oscar per la migliore pellicola in lingua non inglese, propone il ritratto di Pio, un ragazzo alla ricerca dii un punto di riferimento, di un sostegno nell’amore. Giovedì 9 sarà la volta di “Sicilian Ghost story” di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, un fantasy che racconta la mafia con i toni del sogno e della favola nera, presentato alla Semaine de la critique di Cannes. Si proseguirà, sabato e domenica, con “L’ordine delle cose” di Andrea Segre: storia di un alto funzionario del ministero degli affari esteri operante in Libia, che cerca di aiutare migranti in difficoltà provenienti da diversi paesi dell’Africa; e “Tutto quello che vuoi" di Francesco Bruni, commedia che ha come protagonista il regista Giuliano Montaldo nel ruolo di un poeta umano e sensibile che incontra un giovane trasteverino ignorante, dando luogo a un’avventura da strana coppia intergenerazionale. Giovedì alle 18 ci sarà, inoltre anche il film-evento ”Exhibit human", regia di Marco Camilli, Valentina Traini, Arianna Vergari: primo documentario italiano sulla plastinazione, realizzato dagli studenti del Centro sperimentale di cinematografia dell'Aquila e inserito tra i dieci corti documentari realizzati da studenti di scuole di cinema per il premio Oscar. Questa edizione del festival prevede l’assegnazione di 4 premi principali di categoria, oltre a 8 riconoscimenti alle professionalità cinematografiche (miglior attore, regia, colonna sonora, montaggio, etc.) Inoltre verrà assegnato il Premio Siff Studenti al miglior cortometraggio italiano, in collaborazione con il Polo scientifico tecnologico e il Polo umanistico di Sulmona. A latere del festival ci saranno altre proposte culturali, a partire da due mostre: “Trentacinque anni di festival”, esposizione antologica che racconta le passate edizioni del festival (in corso al Gran Caffè Letterario); “Displacement – New town no town", con foto di Giovanni Cocco e testi di Caterina Serrà (Laboratorio d’arte Maw fino al 15 novembre), dedicata all’Aquila. Completano il festival “Eco e Narciso - Sit tibi copia nostri", videoinstallazione ovidiana a cura di Daniele Campea, che accompagnerà i giorni di festival, e la performance di body painting del già campione del mondo Matteo Arfanotti, in programma l’11 e il 12 novembre. Dopo il festival, ci si trasferirà nei locali del Soulkitchen, dove, dalle 23, sono in programma quattro concerti in cui si spazierà dalla musica cantautorale italiana di Luca Carocci ed Emanuele Colandrea (giovedì) e di Roberto Angelini e Pier Cortese (sabato 11), al folk dei Keet & More (venerdì 10) fino al polistrumentista Max Dedo (domenica). Tra le tante collaborazioni del festival, da ricordare quella con il "Muntagninjazz winter", in programma il giovedì, dal 23 novembre, in Spaziopingue. Biglietti e abbonamenti. Ingresso per il singolo spettacolo (lungometraggio o fascia di corti): 5 euro (3 euro per studenti under 26); abbonamento a tutti gli spettacoli: 20 euro; abbonamento in convenzione con Muntagninjazz winter: 10 euro; tessera socio: 10 euro.
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