Tommaso, discepolo abruzzese di San Francesco

GUARDIAGRELE. “Per Francesco, che illumina la notte”: titolo suggestivo, frutto di una scelta tormentata, libera parafrasi del verso francescano su “frate focu, per lo quale ennallumini la nocte”. Il...

GUARDIAGRELE. “Per Francesco, che illumina la notte”: titolo suggestivo, frutto di una scelta tormentata, libera parafrasi del verso francescano su “frate focu, per lo quale ennallumini la nocte”. Il filo conduttore del romanzo è il confronto, non sempre implicito, tra la serena purezza del Cantico di Francesco e gli accenti terrificanti del Dies irae, che la tradizione attribuisce a Tommaso da Celano e che nel libro ha una genesi sconvolgente: il lettore la scoprirà nella parte iniziale, durante il viaggio nostalgico e insieme drammatico in Abruzzo, un vero ritorno alle origini che Tommaso affronterà con Giacomo di Bevagna, compagno di mille avventure.
Oggi, alle 18, nel cinema Garden di Guardiagrele, “Per Francesco, che illumina la notte” (Oakmond-Publishing), di Elsa Flacco, viene presentato in anteprima, visto che l’uscita è prevista domani, data non casuale per un libro intorno a Francesco d’Assisi. Protagonista del romanzo non è tanto lui, il “poverello d’Assisi”, quanto i suoi compagni, i loro dubbi, emozioni, conflitti e riavvicinamenti, in un mondo che dapprima li respinge, poi li accoglie, ma subdolamente attutendo la dirompente novità del loro movimento. Il tutto visto attraverso gli occhi di un testimone d’eccezione: frate Tommaso da Celano, chierico abruzzese di nobili ascendenze, dotto e sensibile d’animo, combattuto tra la fedeltà all’ideale del maestro e la necessità di scendere a patti con una realtà che vorrebbe modellare la fraternitas francescana secondo i suoi scopi, più o meno confessabili ed eticamente giustificabili.
Tommaso, nato tra le montagne d’Abruzzo che porta nel cuore; Tommaso, discepolo amorevole e fedele di Francesco, missionario in Germania ma pronto a tornare di corsa alla notizia della malattia del maestro; osservatore acuto dei moti dell’animo altrui, ma non sempre in grado di trarre conseguenze decise dalle proprie intuizioni; attratto dalla gloria e dalla fama, per le quali talvolta dimentica i doveri dell’amicizia; Tommaso incantato dalla bellezza e dalla forza di Jacopa, donna volitiva e caparbia, ma capace di inaspettati slanci di passione; Tommaso amico di Elia, ma consapevole di non poterlo seguire nelle sue audaci scelte di campo, nella sfida a viso aperto alle novità estranee allo spirito originario di Francesco; Tommaso che solo alla fine si renderà conto di quanto tempo ha perduto nel suo ostinato tentativo di cercare sempre il compromesso. Un romanzo sui generis, dai risvolti complessi ma di avvincente leggibilità, che alterna squarci avventurosi a dialoghi serrati. Una vicenda che si snoda lungo un trentennio, dagli ultimi anni di Francesco alla fine sorprendente e malinconica dell’avventura di Elia, antagonista-amico impossibile da dimenticare e da lasciare andare via, vituperato e inseguito, invidiato e adorato, fino alla scelta obbligata dell’epilogo.
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