Tutti i veleni di Bussi in un film di Nanni l’11 gennaio a Pescara 

PESCARA. Ìl film “Cent’anni di veleni” diretto da Walter Nanni sarà presentato, l’11 gennaio, al Museo Colonna di Pescsara, nell’ambito della rassegna di cinema documentario intitolata “Docudì”,...

PESCARA. Ìl film “Cent’anni di veleni” diretto da Walter Nanni sarà presentato, l’11 gennaio, al Museo Colonna di Pescsara, nell’ambito della rassegna di cinema documentario intitolata “Docudì”, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Pescara con l’associazione Acma (Associazione cinematografica multimediale abruzzese) in collaborazione con il Festival del documentario d’Abruzzo – Premio internazionale Emilio Lopez.
Alla proiezione del film sarà presente il regista.
Il documentario - presentato in anteprima nazionale il 17 novembre scorso a Chieti - racconta, in 30 minuti, la storia del polo chimico di Bussi e del disastro che, al momento della scoperta nel 2007, fu definito dai media «la più grande discarica tossica d’Europa».
«Cento anni condensati in immagini dalla forte intensità e che, nonostante tutto, restituiscono un Abruzzo meraviglioso anche se ferito», spiegano le note di presentazione del film.
«Ho avuto l’occasione di raccontare una storia che mi ha permesso di scoprire cose che non conoscevo su Bussi e la sua storia», dice Walter Nanni, abruzzese, regista e sceneggiatore, «ho cercato di condensare le informazioni più importanti di questa vicenda complessa e con tante sfaccettature ed è venuto fuori spero un buon lavoro. Anche se si parla di veleni e di una profonda ferita all’ambiente questo lavoro vuole essere anche propositivo e indicare la via per il futuro. Sperando di ripartire al più presto» .
«Ho studiato e scritto la sceneggiatura in totale libertà», aggiunge Nanni, «e posso dire che non sono stati spesi soldi pubblici. Con me hanno lavorato Enrico Melozzi, autore di musiche meravigliose e Maurizio D’Atri che collabora spesso con il National Geographic ed ha curato la fotografia oltre ad una decine di persone ed una troupe variegata per riprese a terra, in volo e in acqua. Molte location e molte testimonianze tra cui il geologo Mario Tozzi che dice cose molto belle e utili ed il giornalista de Il Fatto quotidiano Antonio Massari che su Bussi ha condotto sue inchieste giornalistiche. Sono felice di aver potuto dare il mio contributo alla mia terra che è davvero bellissima».
Le proiezioni dei film della rassegna “Docudì” sono gratuite e aperte al pubblico, e si svolgeranno fino al mese di maggio.
«I documentari, spiegano gli organizzatori, «sono stati selezionati tenendo conto non solo del tema affrontato ma anche delle loro caratteristiche strettamente cinematografiche. Si è cercato di scegliere opere di qualità, rivolgendo un’attenzione particolare di volta in volta alle tematiche diverse che spaziano dall’arte al sociale, dalle problematiche ambientali alla multicultura, al documentario d’inchiesta».
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