Vittorio Sgarbi a Pescara: «In Abruzzo capolavori ignorati»

Il critico d'arte venerdì al teatro D'Annunzio di Pescara con “Michelangelo”. «Questa città non ha volto, ma cela meraviglie»

«Gli abruzzesi vadano ad ammirare gli affreschi della chiesa di San Panfilo a Tornimparte, opera di Saturnino Gatti. Qualcosa di equiparabile alla Cappella Sistina. Secondo me l'autore conosceva Michelangelo» . Vittorio Sgarbi porta a teatro “Michelangelo”, spettacolo da lui scritto e interpretato, venerdì 25 agosto, ore 21.15, al teatro D'Annunzio di Pescara (organizzazione Best Eventi, biglietti sui circuiti ticketone.it e ciaotickets.com, info 0859047726). E domani, il terrà a battesimo il Festival della Storia dell’Arte a Castelli con la lectio “Dall’ombra alla luce. Da Caravaggio a Tiepolo. Il tesoro d’Italia”, alle 21, in piazza Roma. Dopo “Caravaggio” Sgarbi racconta l'arte del Buonarroti, uno dei maggiori artisti di sempre. In scena una nuova esplorazione di grande impatto visivo su immagini michelangiolesche, che il critico d'arte ferrarese ha selezionato con l'intento di offrire un percorso trasversale fra il genio del Rinascimento e gli artisti di ogni epoca. Video ed elaborazioni visive di Tommaso Arosio, musiche composte ed eseguite dal vivo da Valentino Corvino, violino, viola, oud, elettronica.
Professore, un progetto di teatro contemporaneo per ricostruire un periodo emblematico nella storia dell'arte. Scopriremo un Michelangelo inedito?
Più che inedito è nuovo il modo di interpretare il genio di Michelangelo. Finora si è poco sottolineato il suo rapporto con l'arte moderna del '900, Picasso, Moore, Giacometti.
Portare la grande arte a teatro è un'esperienza che l'affascina?
Affascina soprattutto chi viene a vederla. L'arte a teatro è un'esperienza più concentrata, trova un pubblico già sensibilizzato, meno distratto rispetto al pubblico televisivo. Un progetto che prosegue, vista l'ottima risposta, con altri grandi, Leonardo, Raffaello.
Venerdì sarà a Pescara, che immagine ha della città di D'Annunzio?
Pescara è una città senza volto. Una città dall'immagine completamente sconvolta dall'urbanistica selvaggia. Quel poco di buono che aveva oggi è sfigurato dal cemento. Non saprei dire se è più terremotata L'Aquila o Pescara. L'Aquila a10 anni dal susma vive una distrazione dello Stato che è intollerabile. A Pescara vedi dovunque edifici enormi tirati su da costruttori depravati. Ben poco è rimasto intoccato dell'antico patrimonio cittadino. Nella cattedrale di San Cetteo la tomba della madre di D'Annunzio ha il sarcofago scolpito dal Arrigo Minerbi, artista ferrarese-ebreo, un capolavoro.
Professore, cosa di bello apprezza in Abruzzo?
Posso dire di Santo Stefano di Sessanio, la più bella esperienza di borgo restaurato che la Regione Abruzzo dovrebbe innalzare con orgoglio ad esempio nazionale, ma D'Alfonso non si vede..
Cos'altro?
Nelle chiese di Bominaco si trovano opere meravigliose di Saturnino Gatti. E poi gli affreschi di Fossa, colpiti dal terremoto e da ristrutturare. Posso citare Castelli, dove domani sarò.
Una proposta?
Rimettere insieme Abruzzo e Molise per una regione più grande e più forte.

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