Lina Wertmuller: il mio Oscar è anche suo 

Zeffirelli, addio e tomba a Firenze Il figlio Pippo: si chiude un cerchio

FIRENZE. «È un'ingiustizia che Franco Zeffirelli non abbia mai vinto l'Oscar, ma è un'ingiustizia che fa parte del nostro mondo. Il mio premio lo condividerei con lui e gli direi “Benvenuto amore mio”...

FIRENZE. «È un'ingiustizia che Franco Zeffirelli non abbia mai vinto l'Oscar, ma è un'ingiustizia che fa parte del nostro mondo. Il mio premio lo condividerei con lui e gli direi “Benvenuto amore mio”». Così, a Radio Capital, Lina Wertmuller – che riceverà l'Oscar alla carriera – ricorda il Maestro morto a Roma a 96 anni. «Se ne è andato un grande amico», dice la regista, «e la nostra amicizia è stata definita dal cinema. Franco mi ha dato la sua freschezza mentale, la sua grande filosofia, era un personaggio attento e vivace e ha portato la nostra arte in giro per il mondo e questa è una cosa importante». «Zeffirelli», prosegue Wertmuller, «è stato un autore di rottura e di continuità con l’arte italiana e ha fatto cose che non erano mai state fatte prima. L'interprete che associo a lui è Giancarlo Giannini. È stato più conosciuto all’estero che da noi, ma non saprei perché, ci sono dei misteri in Italia».
I funerali e la sepoltura a Firenze per Franco Zeffirelli, «sono la chiusura di un cerchio: è figlio di Firenze, lo riporteremo a casa sua», spiega il figlio Pippo. Anche il Canpidoglio si era fatto avanti per allestire la camera ardente del regista, «ma poi», aggiunge Pippo, «il sindaco di Firenze ci ha chiamati, annunciando che avrebbe messo a disposizione il salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio e avrebbe proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali». «Voglio ringraziare», aggiunge, «l'arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, che officerà la cerimonia funebre nel Duomo domani alle 11. Seppelliremo il Maestro nel cimitero delle Porte Sante, dove c'è una cappella di famiglia, molto bella. Lo abbiamo deciso insieme a lui già una decina di anni fa, quando iniziò a stare male: era molto contento della scelta, perché è un posto magico che affaccia su tutta la città».