POLEMICA FRA M5S E COMUNE

Abruzzo Engineering Esposto alla Corte dei conti

L'AQUILA. Il Movimento 5 stelle ha presentato un esposto alla Corte dei conti sull’attività di Abruzzo engineering, la società in house controllata dalla Regione. Lo rende noto il capogruppo...

L'AQUILA. Il Movimento 5 stelle ha presentato un esposto alla Corte dei conti sull’attività di Abruzzo engineering, la società in house controllata dalla Regione. Lo rende noto il capogruppo grillino in Consiglio regionale, Gianluca Ranieri, per il quale la problematica è legata al fatto che «la società sta lavorando per il Comune in violazione delle norme che regolano l’affidamento in house, mentre restano ancora esclusi gli idonei del cosiddetto “concorsone”».

Abruzzo Engineering era stato messo in liquidazione nel corso della gestione dell'ex presidente della Regione Gianni Chiodi», spiega Ranieri, «ma l’attuale governo di centrosinistra ha rimesso in pista la società pubblica con un piano che prevede l’uscita dal pacchetto azionario di Finmeccanica che, quando è stata creata, ai tempi della giunta regionale Del Turco, deteneva il 30 per cento». «Non si tratta solo di una questione di priorità», dice il grillino firmatario dell’esposto, «ma di un danno erariale. Infatti, dal 14 settembre 2015 sono 111 le unità di personale di Abruzzo engineering, per un impegno di spesa di un milione 650mila euro. Praticamente circa 4.250 euro al mese a unità di personale impiegato, più del doppio di quello che costerebbe un normale impiegato assunto direttamente dalla pubblica amministrazione. Queste persone sono ancora impiegate in servizi di supporto alle attività di ricostruzione fino al 31 dicembre 2015, ma questo è un affidamento che riteniamo illegittimo, come spesso sostenuto». Ranieri auspica che la magistratura «approfondisca le responsabilità erariali di amministratori, dirigenti, responsabili coinvolti ».

Al consigliere regionale del M5s risponde con una secca replica l’assessore comunale alla Ricostruzione Pietro Di Stefano. «Il consigliere regionale Ranieri dimostra approssimazione mista a presunzione nelle sue dichiarazioni su Abruzzo engineering, minaccia esposti alla Corte dei conti senza sapere che la società presta la sua opera nella ricostruzione post-sisma, coprendo, di fatto e solo in parte, la carenza di personale che gli enti pubblici denunciano per fronteggiare, dopo il 6 aprile 2009, le centinaia di migliaia di pratiche dei cittadini abruzzesi che aspettano di veder tornare agibile la propria abitazione». Per Di Stefano, inoltre, «se non ci fossero i lavoratori di Abruzzo engineering di fatto si fermerebbero i lavori, non si pagherebbero più le imprese, non si potrebbero controllare i cantieri con il monitoraggio delle maestranze, non andrebbero neppure avanti le pratiche di definizione dei contributi. In sostanza, L'Aquila resterebbe congelata nelle sue difficoltà».

«Mi tornano alla mente i tempi in cui altri hanno attentato alla città nel suo ruolo di capoluogo di regione», prosegue l’assessore, « e di provincia approfittando delle difficoltà che stava vivendo durante l’emergenza post-sisma. Vedo anche che il “nuovismo” dei grillini percorrere le stesse orme vecchie di quei personaggi politici».

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