Accord, assemblea sui criteri di assunzione

Iniziativa sindacale per conoscere il piano industriale dell’azienda insediata nell’ex polo elettronico

L’AQUILA. Il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli ha confermato la sua presenza. Ma i sindacati sperano che anche altri rappresentanti istituzionali prendano parte all’assemblea aperta che si svolgerà domani, alle 15, nella sede della Uil in via Saragat, per fare il punto della situazione in merito all’avvio del sito per lo smaltimento di rifiuti elettronici progettato dall’Accord Phoenix. Sotto la lente di ingrandimento il piano industriale, presentato dal presidente Ravi Shankar lo scorso 25 ottobre a Palazzo Silone, dopo le sollecitazioni, e le critiche, arrivate dalle organizzazioni sindacali. «L’assemblea servirà per illustrare il piano agli ex lavoratori del polo elettronico che attendono di essere ricollocati», spiega Clara Ciuca della Uilm, «ma anche per aprire un dibattito con amministratori e politici sulle prospettive del sito e sull’attuazione degli accordi sottoscritti, che prevedono il riassorbimento del personale fuoriuscito da Finmek, Fida, Intercompel e P&A Service. Abbiamo preso atto del documento durante l’ultimo tavolo in Regione, ora continueremo a monitorare la sua attuazione, anche grazie alle verifiche periodiche, che si terranno ogni 40 giorni. Ci auguriamo», sottolinea Ciuca, «una larga partecipazione all’assemblea, soprattutto da parte dei politici». I sindacati, che avevano sollevato dubbi sulle capacità imprenditoriali dell’azienda, stigmatizzando le assunzioni di esterni, rispetto al bacino dell’ex polo elettronico, vogliono ora analizzare il piano nei dettagli. Il presidente Shankar si è impegnato a spiegare pubblicamente il processo produttivo, che viene definito unico in Europa. Ma è chiaro che i tempi, soprattutto sul fronte delle riassunzioni, si sono allungati: secondo quanto ufficializzato a Palazzo Silone, il primo passo prevede 80 persone, di cui 60 provenienti dal bacino dei lavoratori fuoriusciti da Finmek (50%) e Fida, Intercompel e P&A Service (altro 50%): tenendo conto che finora ne sono state assunte già 24, si procederà con ulteriori ingressi in fabbrica durante il mese di novembre, per arrivare a quota 80 entro la metà del 2017.

Per completare la pianta organica di 129 lavoratori – di cui l’azienda ha sempre parlato – si dovrà aspettare il raddoppio della linea produttiva, con l’ampliamento del sito e l’installazione di ulteriori macchinari: dovrebbe prendere il via del 2017, per concludersi non prima del 2018.

Nel frattempo, Lolli sta verificando la possibilità di attivare corsi di formazione retribuiti, per non lasciare senza alcun sostegno i 60 lavoratori che resterebbero fuori, la cui mobilità è ormai agli sgoccioli. (r.s.)

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