L'AQUILA

Addio a Sciarra, pioniere delle televisioni locali 

Muore a 72 anni il fondatore di Video Dream e Btv , scritturò Vianello e Wilma Goich Dall’impegno in politica con la Dc all’attività di assicuratore alla passione per la cucina

L’AQUILA. Se avesse potuto scegliere come andarsene, forse, avrebbe voluto proprio così. Attorniato dagli amici di sempre, dopo una conviviale. Nel quarantennale della Confraternita enogastronomica delle Terre d’Abruzzo. Un malore fulminante lo ha portato via ai suoi cari senza lasciargli scampo. Gianfranco Sciarra si è spento all’età di 72 anni (che avrebbe compiuto il 5 luglio) mentre si trovava nel Frentano per seguire una delle molteplici iniziative nell’ambito dell’enogastronomia. Una delle sue tante passioni di vita, dal Circolo aquilano al Circolo della stampa all’editoria. Il suo nome è legato – oltre alla storica e avviata attività di famiglia nel campo delle assicurazioni – all’impegno politico e giornalistico, croce e delizia della sua esistenza, come ebbe a raccontare in prima persona nel libro di Dante Capaldi “La storia delle radio e televisioni all’Aquila e dintorni”.
Nato all’ombra della torre campanaria di San Pietro – da qui lo pseudonimo di Gianni Sanpietro, con cui era tornato alla ribalta sugli schermi dell’emittente Laqtv con pungenti editoriali – aveva fatto la trafila nel mondo dei periodici e quotidiani locali. Ma ben presto aveva realizzato il sogno della sua tv. E di sogno vero e proprio si trattò, quando nel 1986 – da consigliere comunale dell’allora Dc, corrente gaspariana – accese il segnale di Video Dream. Nella sede in contrada Sant’Antonio si alternavano cronisti alle prime armi, ma anche personaggi noti. Su tutti, la storica coppia Edoardo Vianello-Wilma Goich che l’abilità di Sciarra riuscì a rimettere insieme per trasmissioni di intrattenimento che rappresentarono una novità assoluta nel panorama televisivo aquilano. «Ma i sogni finiscono all’alba», confidò lo stesso Sciarra. La tv andò incontro a una crisi e fu spenta un paio d’anni dopo. Ma ci fu un secondo tempo. Dal locale “Bistrot” in piazza San Filippo, frequentato da big dello spettacolo come Gigi Proietti, risorse il vecchio pallino del piccolo schermo con la nascita di Btv, attiva dal 1988 al 1993. E dopo lo spartiacque del terremoto ci fu anche il terzo tempo. Sciarra imbracciò di nuovo la telecamera per raccontare l’emergenza e la ricostruzione. L’unico scoop di cui andava davvero fiero è l’incontro con Carla Bruni al seguito di Sarkozy ai tempi del G8. Ora ha raggiunto la moglie Aurora. Lascia quattro figli, Cristina, Fabio, Andrea e Gianmarco. Funerali oggi alle 15 a San Sisto. La senatrice Pd Stefania Pezzopane lo ricorda come «mente brillante e combattiva, creativa e originale».
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