Alla Villa comunale vandali danneggiano monumento ai caduti

Spezzata l’ala di una delle aquile di bronzo del manufatto Il cippo fu realizzato negli anni Venti del Novecento

L’AQUILA. Suscita una valanga d’indignazione l’azione dei vandali che hanno spezzato l’ala di una delle aquile di bronzo del monumento ai Caduti della Villa comunale.

La notizia è stata pubblicata sul Centro di giovedì scorso grazie a una segnalazione di Ugo Perrucci, che ha scritto una lettera manifestando la sua indignazione.

La notizia, poi, ha fatto il giro del web. Marina Parisse ha postato la foto sulla bacheca Facebook del sindaco Massimo Cialente. Poi Francesco Zecca, del gruppo di azione civica “Jemo ’nnanzi”, ha rimosso e portato in salvo l’ala di bronzo consegnandola ai vigili urbani.

Il monumento ai Caduti della Villa comunale è stato realizzato tra il 1926 e il 1927 dallo scultore Nicola D’Antino, lo stesso artista che ha firmato le due statue di piazza Duomo, i bronzi della Fontana luminosa, la statua della fontana di piazza Nove Martiri (attualmente in custodia alla Soprintendenza dopo un non riuscito tentativo di furto alcuni anni fa) e numerose altre statue, come quelle della piscina comunale e dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio.

Il monumento, dedicato ai Caduti della Prima guerra mondiale e poi diventato il simbolo dei Caduti di tutte le guerre, fu inaugurato nel 1928 alla presenza del Re d’Italia, Vittorio Emanuele III.

Raniero Pizzi

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