Allarme cinghiali in Valle Peligna

Il sindaco di Vittorito: abbattimento anche nella Riserva

RAIANO. Torna, in tutta la sua importanza, il problema dei cinghiali che devastano le colture dei comuni di Raiano, Corfinio, Vittorito e Pratola, provocando gravi danni all'economia agricola. Secondo le stime della polizia provinciale, nella sola Riserva naturale Gole di San Venanzio vi sarebbero circa 70-80 cinghiali, tra grandi e piccoli.

Animali che si rifugiano di notte nell'area protetta per poi uscire di giorno. Ma i danni potrebbero essere ancora più gravi se, come è prevedibile, tra qualche mese tutti i cinghiali presenti saranno diventati grandi e saranno in grado di attaccare le colture predilette: mais ed uva soprattutto.

Ecco perché gli agricoltori dei tre paesi hanno segnalato il problema agli amministratori comunali, per i provvedimenti necessari atti a prevenire danni ancora maggiori.  Il sindaco di Vittorito, Carmine Presutti, che è anche agente di Polizia provinciale, ha organizzato, nei giorni scorsi, un incontro con il nuovo assessore provinciale con competenza su agricoltura, caccia e pesca, Antonella Di Nino per definire il calendario degli interventi di telecontrollo e di abbattimento dei cinghiali eccedenti.

L'azione dei selecontrollori inizierà a partire dalla seconda metà di luglio, con un certo anticipo rispetto agli anni scorsi. Nei prossimi giorni, inoltre, si terrà una riunione tra i sindaci dei Comuni interessati maggiormente al problema, le organizzazioni agricole ed i funzionari della provincia addetti al settore per mettere a punto un piano. In particolare sul problema della possibilità di intervenire all'interno del perimetro della Riserva delle Gole di San Venanzio.  «Qui le alternative sono due» spiega Presutti «o ci viene consentito di procedere ad abbattimenti all'interno del territorio della Riserva, oppure si appongano reti elettrificate nei tre chilometri che dividono la Statale 5 Tiburtina ed il fiume Aterno, impedendo l'uscita notturna dei branchi di cinghieli».

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