san benedetto dei marsi 

Arrivano orti urbani per i residenti 

Il sindaco D’Orazio: ceduti gratis dal demanio 3.000 metri quadrati

SAN BENEDETTO DEI MARSI. Il Comune di San Benedetto acquisisce un terreno dal demanio e si prepara a trasformarlo in orti urbani.
Siglato a Pescara, all’Agenzia del demanio direzione regionale Abruzzo e Molise, l’atto con il quale a titolo gratuito è stato dato l’ok per il trasferimento di un bene di 3.000 metri quadrati al Comune di San Benedetto dei Marsi.
Il sindaco, Quirino D’Orazio, ha sottoscritto l’accordo con Tiziana Falasca, responsabile dei servizi territoriali, acquisendo di fatto il terreno.
«Il nostro patrimonio immobiliare, con questa operazione, si arricchisce», ha commentato il primo cittadino D’Orazio, «e in un momento storico come questo, in cui gli enti locali sono spesso costretti a dismettere i beni immobili e i terreni, perché c’è tanto bisogno di fare cassa, visti i sempre minori trasferimenti di flussi di denaro da parte del governo centrale ai Comune e l’impossibilità degli enti stessi di gravare in maniera sempre più schiacciante aumentando le tasse ai cittadini-contribuenti, questa acquisizione da parte del nostro Comune rappresenta un dato in controtendenza e, per noi, un motivo di soddisfazione in più», sostiene il sindaco di San Benedetto dei Marsi.
Il terreno acquisito gratuitamente dall’amministrazione comunale, si trova nella zona di Campo Reale, in prossimità di un corso d'acqua, già al centro di un progetto di recupero e valorizzazione.
Il primo cittadino Quirino D’Orazio è certo che quanto prima il terreno verrà riqualificato e messo a disposizione dei residenti.
Il passaggio dal demanio al Comune di San Benedetto dei Marsi è stato totalmente a titolo gratuito.
«Proprio in questi giorni stiamo ragionando su come utilizzare questo nuovo bene comunale, magari come orto sociale, oppure come area per un impianto produttivo di energia rinnovabile o altro ancora», ma sempre che qualifichi l’ambiente con un progetto “verde”, ha spiegato il sindaco di San Benedetto dei Marsi.
«Tutte le ipotesi sono ancora al vaglio, ma sono convinto che, se fino a oggi questo immobile è rimasto inutilizzato, nel nostro futuro lo vedremo impiegato per il bene della nostra comunità».
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