Assalto dei teppisti e il nuovo municipio sta finendo in pezzi 

Danni all’edificio incompiuto al centro di un contenzioso E di notte è diventato la casa di disperati senza un tetto

AVEZZANO. Vandali scatenati contro il nuovo municipio: l’incompiuta nel quartiere Pulcina, tornata al centro dello scontro tra il Comune e l’Irim dopo la mancata conciliazione, è sotto l’assedio dei “distruttori seriali”. E la rete di recinzione scardinata potrebbe aver aperto la strada al via vai notturno dei disperati alla ricerca di un tetto. Le lastre di vetro agli ingressi dell’incompiuta e le piastrelle delle pareti stanno pagando il prezzo più alto dei raid ai danni della mega struttura costata svariati milioni di euro.
«È uno scempio», commenta sconsolato un anziano seduto su una panchina di fronte all’incompiuta, «ogni giorno che passa si nota qualche buco nuovo. Andrebbe trovata una soluzione per completare i lavori prima che questi incivili facciano tutto a pezzi».
La situazione, infatti, sta peggiorando a vista d’occhio rispetto all’ultimo sopralluogo effettuato dall’ormai ex amministrazione De Angelis coi tecnici, per avere un quadro esaustivo sullo stato dell’arte: i danni causati fino ad allora dentro e fuori la struttura, dove furono trovate svastiche, scritte oscene sui muri e qualche giaciglio di fortuna, furono quantificati attorno ai 10mila euro. Il quadro attuale è peggiorato, di molto. Si spera, quindi, in una svolta affinché la controversia tra il Comune e l’Irim – dopo la mancata conciliazione sono tornati a incrociare le sciabole al tribunale di Teramo; il collegio arbitrale composto dagli avvocati Fiore Ioannoni (presidente), Guido Blandini (Comune), Andrea Manzi (Irim) – si chiuda al più presto per ridare il là ai lavori di completamento dello stabile fermi da quasi un decennio. Il “verdetto” sulla controversa storia, che ha animato le cronache giudiziarie e amministrative, visto che se ne sono occupati il tribunale di Avezzano, il Tar dell’Aquila, la Corte dei Conti e il Consiglio di Stato, dovrebbe arrivare a fine novembre. Comune e Irim hanno chiesto entrambi risarcimenti milionari.
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