la nomina del nuovo direttore generale 

Ater, scambio di accuse tra Biondi e il commissario

L’AQUILA. «Nonostante la richiesta di sospensione già formulata nei giorni scorsi per evidente “inopportunità”, il commissario dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater) dell’Aquila,...

L’AQUILA. «Nonostante la richiesta di sospensione già formulata nei giorni scorsi per evidente “inopportunità”, il commissario dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Ater) dell’Aquila, Gianvito Pappalepore, ha proceduto a nominare il nuovo direttore generale». È quanto dichiara il sindaco, Pierluigi Biondi, alla luce della risultanza della selezione indetta il 14 gennaio, con scadenza il 9 febbraio, «a ridosso delle consultazioni regionali e in contrasto con statuto e normativa vigente. Incurante delle osservazioni formulate dal revisore legale dell’Azienda, che aveva diffidato al ritiro dell’avviso pubblico solo il 5 febbraio, e avvalendosi del parere favorevole di un legale esterno all’Ater, giunto “tempestivamente” il 6 febbraio, il commissario ha ugualmente proceduto. In due mesi, come peraltro riportato nella delibera per la nomina, l’Azienda non è riuscita a verificare l’insussistenza di cause di incompatibilità dei sub commissari, nominati a dicembre dalla Regione, ma in 24 ore è riuscita a ottenere una determinazione giuridica da un avvocato», sottolinea il primo cittadino. «Una solerzia, quella dell’Ater, che stride con lo stallo che riguarda la ricostruzione degli alloggi Erp o le risposte che il Comune attende da mesi su questioni cruciali, come il futuro di Porta Leoni o dell’immobile situato sotto il ponte di Belvedere. L'operazione, portata a termine proprio nei giorni in cui la Regione sta affrontando la fase di transizione legata al cambio di governo, ha avuto il solo obiettivo di garantire rendite di posizione», aggiunge il sindaco, «Pappalepore, che avrebbe dovuto attendere l’insediamento della nuova maggioranza, come egli stesso ha dichiarato, ha preferito forzare la mano nominando il nuovo direttore per i prossimi due anni. Il provvedimento espone l’Azienda al rischio di lunghi e costosi contenziosi giudiziari e testimonia, ancora una volta, come l'attaccamento alle poltrone, per alcuni personaggi, sia preminente rispetto alle regole e alla correttezza istituzionale».
Immediata la replica di Pappalepore: «Al sindaco posso solo consigliare di attendere la costituzione dei nuovi organi di governo regionale per dare l’incarico alle persone che riterranno idonee a rivestire il ruolo di commissario, che a sua volta potrà nominare un nuovo direttore di sua fiducia. Non so se ciò avverrà con avviso pubblico, come ha ritento di fare il sottoscritto, ovvero con una semplice lettera di incarico, così come hanno fatto coloro che mi hanno preceduto. In merito alle questioni alle quali si riferisce il sindaco relative a Porta Leoni, Belvedere, accordo di programma per via XX Settembre e scuola di Preturo», sostiene il commissario Ater, «ho avuto già occasione di comunicare le note con le quali l’Ater ha sollecitato più volte il comune dell’Aquila a soluzione atte a garantire unadignitosa risposta per le famiglie che da anni aspettano».
«Sarei veramente lieto se pari interesse», conclude Pappalepore, «da parte del sindaco, nei confronti dell’Ater, si avesse sui problemi da me prospettati».