Avezzano, commerciante minaccia la ex con l'ascia

Pedinamenti, telefonate di notte e danni: per il 46enne scatta il divieto d’avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna

AVEZZANO. Un commerciante di frutta e verdura di Avezzano è stato raggiunto da una misura cautelare emessa dal Tribunale perché ritenuto responsabile di atti persecutori (stalking) nei confronti della ex compagna. L’uomo, G.S., 46 anni, ha il divieto di avvicinamento all’abitazione della donna e a tutti i luoghi da lei frequentati. Il provvedimento è stato emesso dal gip Maria Proia ed eseguito dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile al comando del tenente Bruno Tarantini. Il sostituto procuratore Lara Seccacini aveva chiesto gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico ma il gip ha optato per una misura meno afflittiva.

Secondo l’accusa, il commerciante avezzanese ha perseguitato – anche con telefonate notturne – e pedinato la donna per mesi, rendendosi protagonista di alcuni episodi di violenza, in particolare tra settembre e dicembre dello scorso anno. Stando a quanto accertato dai carabinieri della compagnia di Avezzano, infatti, G.S. in una circostanza entrava in modo arbitrario nella casa della ex, arrivando a cambiare la serratura del portone. In un altro episodio, sempre stando alla denuncia, il commerciante aveva raggiunto l’abitazione di un’amica della donna in via Pereto, dove quest’ultima si era rifugiata, armato di ascia e mazza da baseball. Con il proprio furgone, poi, aveva speronato la Toyota Yaris della vittima, causando dei danni. In altre circostanze, sempre con una mazza da baseball, aveva colpito la vettura rompendo uno specchietto e le borchie delle ruote. Già nel 2010, a Roma, città d’origine della donna, il commerciante si era reso responsabile di atti persecutori. Dopo un ritrovato amore, la coppia era tornata nuovamente in conflitto. Da qui le denunce della ex e il provvedimento adottato dal tribunale. In caso di inosservanza del dispositivo del giudice il commerciante rischia l’arresto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA