Avezzano, ladri senza cuore rubano la catenina su una tomba

Furto di una catenina dal crocifisso di una tomba nel cimitero di San Pelino. Appello della famiglia: "Se hanno ancora un briciolo di umanità, la rimettano dov’era"

AVEZZANO. Sfilano una catenina color oro dal crocifisso di una tomba nel cimitero di San Pelino. Il marito, scosso da quest’atto sacrilego ai danni della moglie, morta a soli 56 anni, il 9 marzo di quest’anno, lancia un appello agli autori del furto. «Se hanno ancora un briciolo di umanità», afferma Mauro Felli, «la rimettano dov’era, visto che quella collana con il volto di una Madonna brasiliana, il regalo di un’amica, arrivato quando era ormai tardi, ha solo un valore affettivo. Appropriarsi di un qualcosa sulla tomba di una persona defunta è un atto inqualificabile. Significa che non si ha rispetto neanche per chi non c’è più». Sul crocifisso della tomba a terra – all’ingresso del cimitero di San Pelino – tenuta come una reliquia dal vedovo, l’amica della donna, in ricordo della scomparsa, aveva appoggiato la catenina color oro acquistata in un viaggio in Brasile, ma arrivata troppo tardi. «Poiché era arrivata tardi», racconta Felli, «l’amica di mia moglie voleva che la Madonna vegliasse comunque su Filomena pure nell’aldilà». La catenina con l’immagine della Madonna, quindi, fu poggiata sulla croce della tomba, con la foto della signora scomparsa otto mesi fa. Un mattino, nella consueta visita al cimitero, la sconcertante sorpresa: la catenina non c’era più. Visibilmente scosso, Felli ha ispezionato più volte l’area adiacente alla tomba, il terreno intorno, nella speranza di trovare quel regalo. Nulla da fare. Alla fine, sconsolato, si è presentato nella caserma dei carabinieri di Avezzano per sporgere denuncia sull’accaduto. L’uomo, però, chiama in causa anche l’amministrazione De Angelis, «affinché si attivi per installare delle telecamere per la sorveglianza dell’area cimiteriale, dove», conclude Felli, «molto spesso gironzolano personaggi non proprio raccomandabili». Poi l’accorato appello affidato al Centro: «Chi ha sottratto la catenina color oro, di scarso valore economico, la riappoggi dolcemente dov’era: vicino all’immagine di mia moglie». (m.s.)
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