Bando per il rilancio del turismo nel cratere Stanziati dieci milioni 

Incentivi riservati ai giovani e all’imprenditoria femminile Previsto il 70% a fondo perduto per attrezzature e licenze

L’AQUILA. Uno stanziamento di 10 milioni, di cui 6,3 per la città dell’Aquila e 3,7 per il cratere, sono stati previsti nel bando finalizzato al rilancio del sistema turistico del cratere sismico finanziato con le risorse del programma ReStart, che destina una quota parte dei fondi per la ricostruzione allo sviluppo delle potenzialità culturali e turistiche dei territori colpiti dal sisma. Beneficiarie della misura piccole e medie imprese, già costituite o che nasceranno grazie allo stimolo fornito dall’iniziativa.
Le caratteristiche del bando sono state illustrate dal sindaco Pierluigi Biondi, rappresentanti di Invitalia, che gestirà il bando, e del ministero dello Sviluppo economico, Regione Abruzzo e sindaci del cratere. Le domande potranno essere presentate dal 5 febbraio, fino a esaurimento fondi. «Il bando è frutto di una concertazione tra istituzioni, in alcuni momenti complessa, ma che alla fine ha avuto esito positivo», ha spiegato Biondi. «Sono stati introdotti alcuni elementi di novità. Mi piace sottolineare soprattutto l’elemento della premialità per i giovani e l’imprenditoria femminile e l’istituzione di uno sportello di Invitalia, che sarà ospitato nella sede della Fondazione Carispaq, che ringrazio per la sensibilità e la collaborazione, dove saranno fornite informazioni e chiarimenti». Saranno finanziati i progetti con spese complessive d’investimento comprese tra 25mila e 1 milione, che dovranno essere realizzati entro 18 mesi dalla concessione del finanziamento. Le iniziative sono tese alla valorizzazione turistica del patrimonio naturale, storico e culturale, creazione di microsistemi turistici integrati con accoglienza diffusa e commercializzazione dell’offerta turistica attraverso progetti e servizi innovativi. Il bando prevede il 70% a fondo perduto, ad esempio per l’acquisto di attrezzature, macchinari, programmi informatici, brevetti e licenze. Le spese di gestione verranno poi coperte fino a un massimo del 30%, ad esempio per l’acquisto di materie prime, utenze e canoni, stipendi e formazione professionale. Previste premialità per donne e giovani. «È un bene», dice Vittorio Fresa, responsabile sviluppo piccole medie imprese di Invitalia, «che la percentuale di finanziamento a fondo perduto sia molto elevata, fino al 70%, ma è altrettanto importante che chi davvero vuole fare l’imprenditore ci metta di tasca sua risorse proprie».