Barattelli per 6 voti a capo dei costruttori

Battuto sul filo di lana (108-102) l’avversario Cipriani dirigente dell’Aquila calcio. Tutti i retroscena della consultazione

L’AQUILA. Una vittoria sul filo di lana, per una manciata di voti, 108 a 102. Ettore Barattelli, 50 anni, titolare dell’omonimo gruppo imprenditoriale, è il nuovo presidente dell’Associazione costruttori della provincia dell’Aquila. Ha battuto di misura lo sfidante Stefano Cipriani, vicepresidente uscente, tagliando il traguardo in un rush finale combattutissimo. Due nomi di grande caratura, come ha dimostrato il risultato delle urne, pronti «a lavorare insieme nelle massima condivisione degli obiettivi». Questo il messaggio, a votazione conclusa, suggellato da una stretta di mano tra i candidati alla presidenza dell’Ance. Barattelli raccoglie il testimone di Gianni Frattale, per sei anni alla guida dell’associazione, a cui è andato il riconoscimento unanime, con la consegna di una targa «a un presidente energico e autorevole, che ha saputo dare grande slancio e impulso alla categoria».

IL RITORNO. «Sarò il presidente di tutti», ha commentato Barattelli a caldo. «È la terza presidenza dell’Ance affidata alla mia famiglia, che nel 1945 è stata tra le fondatrici dell’associazione». Quanto ai risultati dello spoglio, il neoeletto ha commentato: «Lo scarto dei voti non è stato elevato perché entrambi siamo espressione del territorio. Coetanei, con gli stessi obiettivi e interessi. È stato un bel momento di democrazia». Al mancato accordo pre-elezioni, che ha portato a una spaccatura del fronte aquilano, Barattelli risponde così. «Siamo stati sollecitati alla candidatura dalla base associativa. Personalmente, da un nutrito gruppo di imprese aquilane, che mi volevano alla guida dell’Ance. Cipriani dalla realtà dello sport, dell’Aquila calcio. Lavoreremo insieme, dando priorità», sottolinea Barattelli, «alle tante imprese medio-piccole della provincia aquilana, soprattutto quelle di Sulmona e Avezzano, che non hanno beneficiato delle opportunità della ricostruzione post-sisma. Su questo tema apriremo un’ampia discussione».

IL PROGRAMMA. Barattelli ha sottolineato uno dei cardini del suo mandato triennale, che lo vedrà alla guida dell’Ance fino al 2019. «Dai comittenti, anche per piccoli lavori nei comuni del cratere, arrivano richieste di qualificazioni superiori a quanto previsto dalla normativa vigente. Questo comporta una naturale esclusione delle piccole imprese, a tutto vantaggio dei grandi gruppi. Il nostro tessuto economico è costituito, per lo più, da imprenditori edili che vivono il cantiere insieme ai loro operai, dalla mattina alla sera. L’azienda locale, affidabile e di qualità, è la migliore garanzia di un lavoro a regola d’arte. L’ago della bilancia della ricostruzione è ancora troppo spostato verso grandi imprese, che si accaparrano il mercato lasciando poco o nulla al territorio».

I CONSIGLIERI ELETTI. Nel consiglio dell’Ance sono stati eletti Walter Rosa, Mauro Irti, Mauro D’Intino, Cesare Silva, Giordano Lino Equizi e Fabrizio Rossi per L’Aquila; Bruno Cairoli, Sergio Celi, Fausto Dramisino, Roberta Palmerini, Pasquale Ridolfi e Genesio Tillio per Avezzano; Antonio Angeloni, Marcello Cantelmi, Francesco Gravina, Attilio Palombizio, Marco Tirimacco e Luca Traficante per Sulmona.

PASSAGGIO DI CONSEGNE. «Il consiglio si riunirà a breve», annuncia Barattelli, «per elaborare un programma dettagliato e condividere le azioni da intraprendere a sostegno delle imprese locali». Poi, un riconoscimento pubblico al presidente uscente Frattale. «Un uomo energico e autorevole, dal carattere forte. Una personalità ritenuta a tratti ingombrante, ma che ha saputo imprimere all’Ance una svolta fondamentale», ha concluso Barattelli, «guidando l'associazione negli anni più difficili del post-terremoto, tra mille difficoltà operative e gestionali. Un’eredità che raccolgo con orgoglio, nella consapevolezza di dover portare avanti un lavoro impegnativo, ma stimolante per la crescita del territorio e delle imprese edili della nostra provincia».

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