Barriere a scuola Musp promossi, ma c’è tanto da fare 

Il bilancio delle associazioni che si occupano di disabilità Verzulli (Autismo Abruzzo): «Ma la logistica non basta»

L’AQUILA. Le difficoltà logistiche legate al terremoto del 2009 sono innegabili, ma gli investimenti che hanno portato alla realizzazione delle strutture temporanee post-sisma hanno prodotto anche alcuni miglioramenti ritenuti importanti in materia di abbattimento di barriere architettoniche tra le scuole della città. È l’analisi della situazione scolastica da parte di alcuni responsabili di associazioni cittadine che si occupano di disabilità.
LOTTA ALLE BARRIERE. «In città, ostacoli e barriere architettoniche permangono», valuta Gaspare Ferella, presidente della Comunità XXIV Luglio. «Tuttavia, bisogna riconoscere che l’inserimento di vari Musp (Moduli a uso scolastico provvisorio) ha migliorato l’accessibilità in tante scuole».
STRUTTURE PROVVISORIE. Dal solo Comune dell’Aquila dipendono ben diciannove strutture provvisorie: asili nido “Casetta Fantasia”, ex “Viale Duca degli Abruzzi”; Scuole dell’infanzia e primaria nei circoli didattici “Galilei”, “Rodari”, “Silvestro dell’Aquila”, “Amiternum”; Scuole dell’infanzia e primaria “Edmondo De Amicis”, Pianola, “Mariele Ventre”, Roio; Scuola primaria circolo “Marconi”; Scuole primarie di Arischia, Bazzano, Coppito, Roio, Santa Barbara-San Sisto, Valle Pretara; Scuole medie “Carducci”, “Mazzini” e circolo “Rodari”. Ciascuno di questi è stato realizzato nel rispetto delle misure di sicurezza in materia antisismica, antincendio e nel rispetto degli standard di accessibilità.
IL SOSTEGNO. «A livello logistico la situazione è senza dubbio migliore», conferma Dario Verzulli, presidente dell’associazione Autismo Abruzzo Onlus. «Queste strutture appaiono provvisorie solo sulla carta in quanto, negli anni, si stanno dimostrando una risposta efficace alle carenze di spazi in materia. Ci tengo comunque a puntare l’accento», prosegue Verzulli, «sull’assistenza agli alunni con deficit cognitivi e mentali che, secondo lo studio del ministero dell’Istruzione per l’anno scolastico 2016/2017, rappresentano il 60% dei casi di disabilità tra gli alunni. Nelle scuole statali la percentuale degli alunni con disabilità intellettiva sul totale degli alunni con disabilità è più elevata (68,9%) rispetto a quella registrata nelle scuole non statali (54,9%) e la situazione non fa eccezione nella nostra regione dove in pratica più della metà dell’esercito degli studenti abruzzesi ha una disabilità che con le barriere architettoniche nulla ha a che fare. Purtroppo», conclude, «sia le ripercussioni della Buona scuola, sia le indicazioni del nuovo governo “giallo-verde” stanno rendendo difficile il sostegno, l’assistenza e dunque la gestione di casi complessi come l’autismo».
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