Berlusconi: terremoto L'Aquila, orgoglioso dell'impegno

L'ex presidente del consiglio interviene alla convention di Forza Italia in corso a Pescara: "La forza e la dignità della gente d'Abruzzo mi resteranno nel cuore"

L'AQUILA. «La civiltà, la forza, la dignità che ho trovato nella gente d'Abruzzo quando sono venuto tante volte all'Aquila dopo il terremoto mi resteranno per sempre nel cuore. Se c'è una cosa della quale sono orgoglioso degli anni del nostro governo, questa è proprio aver saputo affrontare con tutto il nostro impegno, le nostre capacità e la nostra concretezza l'emergenza dell'Aquila». È questo un passaggio del messaggio di Silvio Berlusconi al coordinatore di Forza Italia in Abruzzo, Nazario Pagano, in occasione della Manifestazione «L'Albero della Libertà - Ripartiamo dalle nostre radici» in svolgimento a Pescara.

Ricordando il terremoto, il leader di Fi traccia un parallelo con quanto accaduto recentemente. Quell'impegno messo - ha sottolineato Berlusconi - «non è servito a cancellare i lutti né il dolore di chi ha perso tutto, ma è servito ad offrire a quelle splendide e sfortunate popolazioni un tetto dignitoso, confortevole, in tempi brevi. Polemiche tristissime, alimentate da un'opposizione spregiudicata e strumentale, hanno accompagnato anche quelle vicende. I nuovi cataclismi che hanno colpito l'Italia centrale nei mesi scorsi hanno dimostrato che invece proprio la strada che noi avevamo seguito era la migliore»

Poi, Berlusconi parla di politica: «Vogliamo cambiare l'Italia» attraverso «idee concrete, che affondano le radici nei nostri valori cristiani e liberali, e che danno frutti importanti in risposta ai gravi problemi del Paese. Noi proponiamo fra le altre cose - spiega il Cavaliere - meno tasse (nessuna tassa sulla prima casa, nessuna imposta di successione e nessuna tassa sulla prima automobile), meno Stato (no all'oppressione fiscale, all'oppressione burocratica, all'oppressione giudiziaria), meno Europa con una seconda moneta nazionale, no bail in per le banche, no alle politiche di austerità che ci hanno affossato e sono un frutto miope delle burocrazie europee. Proponiamo una pensione minima di 1.000 euro per tredici mensilità, proponiamo una pensione per le nostre mamme che dopo una vita di lavoro e di sacrifici hanno diritto ad una vecchiaia serena e dignitosa», aggiunge, concludendo che «abbiamo una particolare attenzione verso il Sud, con l'orgoglio di essere stati il governo che per il Sud ha fatto di più in assoluto, in termini di infrastrutture, di investimenti, di lotta alla criminalità, di controllo dell'immigrazione clandestina».