Bimba aggredita dal cane, indaga la Procura

La piccola sottoposta a terapie psicologiche per riprendersi dallo spavento. Ci sono altri esposti

L’AQUILA. Alcuni cittadini (Claudio Robimarga, Barbara Di Pillo, Enrica Spaziani, Giuseppe Galgani, Santa Battarelli), hanno presentato un esposto ad Asl, polizia veterinaria, Comune, Carabinieri di Sassa e polizia urbana per segnalare una serie di aggressioni fatte da cani padronali ma non sorvegliati e senza museruola anche perché questi comportamenti non sono sanzionati. «Il 6 luglio il mio cane», dice Robimarga, «al guinzaglio come le regole impongono, é stato aggredito da un cane "molossoide" di indole aggressiva, lasciato libero. ll cane ha lasciato i padroni e, indifferente ai Ioro richiami, ha percorso 200 metri di corsa per aggredire il mio animale. Finora con lo stesso "molossoide" è la terza volta che ciò avviene. In questo frangente ci ha salvato l'uso dello spray al peperoncino consigliatomi dai carabinieri in occasione di un altro incontro che ero andato a denunciare». «Al Map di Sassa» aggiunge, «una signora, Barbara Di Pillo, è stata aggredita e morsa da un cane "da pecora" bianco lasciato libero di girare per il paese, pur avendo un padrone. Un altro "randagio padronale"! In questo caso è intervenuta la Asl con il suo servizio. Ci sono referti medici e foto delle ferite che la signora ha avuto. Senza parlare del grande choc patito dall'aggredita. Ma la vicenda più clamorosa è capitata a una signora la cui figlia di otto anni è stata aggredita e atterrata da un grosso cane, ancora una volta lasciato libero (ma, come gia detto, qui non essendoci né multe repressive né altro e la norma) e con il padrone non lontano. La piccola, oltre alle medicazioni, è stata ed è tuttora sottoposta a cura psicologica per il grande terrore provato. In questo caso è in atto un procedimento presso la Procura. La stessa signora, ormai seriamente preoccupata di questo andazzo (totalmente fuorilegge) ha incontrato di fronte alla sua abitazione (dove era stata assalita la bimba) due cani liberi e con i padroni indifferenti. Avendo fatto notare che aveva già subito una grave aggressione, desiderava che i cani fossero condotti in sicurezza. La risposta dei proprietari è stata arrogante. La signora con grande disperazione, perché nulla si era fatto e si faceva per proteggere piccoli e grandi dal "randagismo padronale" e dall'indifferenza totale dei padroni (evidentemente inadeguati alla gestione di un animale) ha detto: “Ho paura ad uscire di casa, ci hanno rubato la Iibertà". E visti i ripetuti casi, come darle torto? La totalita di questi cani non sono randagi, ma "randagi padronaIi" (cioe hanno un padrone) ma vengono lasciati liberi di vagabondare tra le case del paese e le villette. Altri sono padronali ma senza guinzaglio e senza disciplina». Comunque ci sono recenti sentenze di condanna per malgoverno di animali e lesioni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA