L'EVENTO

Bimillenario di Ovidio, Sulmona in festa per Mattarella

Il Capo dello Stato in Abruzzo per presenziare i lavori del convegno

SULMONA.  Accolto dagli applausi della gente in particolare dei numerosi bambini delle scolaresche cittadine, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato a Sulmona facendo tappa nel cuore del centro storico con la visita alla Statua di Ovidio. Mattarella ha sostato davanti al monumento del poeta ovidiano, del quale ricorre il bimillenario della morte, intrattenendosi poi a lungo con le tante persone assiepate dietro le transenne. I bambini hanno indirizzato a Mattarella cori con 'Benvenuto Presidente Mattarellà, 'Viva Presidentè, cantando anche l'Inno d'Italia. 

Il Capo dello Stato si è intrattenuto con il partigiano Raffaele Di Pietro. Mattarella, con toni affettuosi, lo ha ringraziato per il contributo dato per la libertà. Non era presente tra la gente il 96enne Gilberto Malvestuto, ultimo ufficiale della Brigata Maiella ancora in vita, che tra i ricordi più cari conserva l'ingresso nella Bologna liberata dai fascisti. Il presidente ha poi salutato e stretto le mani di molte persone tra cui quelle di bambini in festa. Il capo dello Stato è stato accolto dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, e dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini 

 

 

«La cultura riveste una grande importanza «per la nostra comunità, per il nostro Paese, per questa città». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un intervento al convegno.  La cultura, sottolinea, «come base per qualunque impegno in qualunque settore della convivenza». Senza cultura «non vi è la capacità di affrontare i problemi, le difficoltà e il nostro futuro», ha detto il capo dello Stato. «Il pensiero va al terremoto dell'Aquila, alle sue vittime, alle sue distruzioni, all'opera intensa di ricostruzione in corso. Va ai terremoti che hanno colpito il Centro-Italia e questa regione». Ha rimarcato, Sergio Mattarella. «L'Abruzzo è stato colpito da questa serie di scosse, da un maltempo inusuale che si è espresso con la tragedia di Rigopiano e con la tragedia dell'elicottero dei soccorsi caduto su queste montagne», ha sottolineato Mattarella che ha aggiunto: «Così come il pensiero va a Fabrizia Di Lorenzo (la ragazza di Sulmona rimasta uccisa nell'attentato di Berlino, ndr) e ai suoi familiari».

 

 

 

 

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