Borse di studio e stage con i fondi delle imprese

La proposta del segretario Pd, Albano: l’1 % degli appalti vada agli studenti L’obiettivo è quello di rendere l’Università dell’Aquila più attrattiva

L'AQUILA. Borse di studio e stage post-laurea finanziati dalle imprese che lavorano alla ricostruzione. La proposta, che porta la firma del segretario comunale del Pd, Stefano Albano, sarà una delle prime ad arrivare sul tavolo del nuovo sindaco dell'Aquila. Si parte da una constatazione: «Molte delle ditte edili che, in questi anni, hanno lavorato nel cratere, poco o nulla hanno lasciato al territorio e ai giovani aquilani», dice Albano, che al tempo stesso ravvisa la necessità di promuovere l'ateneo, per incrementare le iscrizioni. La proposta, inserita in un pacchetto di iniziative che verrà illustrato domani, alle 18,30 al palazzetto dei Nobili, alla presenza del candidato del centrosinistra, Americo Di Benedetto e del consigliere regionale, Pierpaolo Pietrucci, prevede che l'1 per cento degli appalti pubblici e privati della ricostruzione post-sisma venga destinato, dalle ditte che eseguono i lavori, ad un Fondo etico per finanziare borse di studio e corsi di formazione pre e post laurea. Stage cui potranno accedere gli studenti di tutte le facoltà dell'ateneo aquilano, secondo criteri di reddito e di merito.
«Una misura concreta», spiega Albano, «per rendere l'Università più attrattiva, inaugurando un'esperienza unica in Italia: la possibilità, per gli iscritti, di prendere parte ad esperienze formative nelle realtà più importanti del territorio, dai Laboratori del Gran Sasso alle aziende del polo farmaceutico e dell'elettronica, fino ai centri di ricerca, inserendo anche inziative in campo umanistico quali l'organizzazione di eventi». Albano fa notare: «Nonostante L'Aquila sia il cantiere più grande d'Europa, in alcuni casi questo dato è stato vissuto più come un limite che come un'opportunità: le imprese arrivate da fuori hanno tratto notevoli vantaggi dalla ricostruzione senza lasciare nulla al territorio. La proposta che stiamo lanciando punta a rendere più attrattivo l'ateneo aquilano, ma anche a fare in modo che si creino opportunità e sbocchi professionali per i ragazzi che studiano all'Aquila». Due i percorsi previsti: nel caso degli appalti pubblici il Comune stipulerà una convenzione con il Provveditorato per inserire nelle gare di appalto la clausola della destinazione dell'1 per cento dei lavori della ricostruzione al Fondo etico per gli studenti. Per gli appalti privati si ragionerà con l'Ance e con le associazioni locali, per supportare concretamente il percorso formativo. «Le imprese che vengono a lavorare all'Aquila», conclude Albano, «che spesso non sono né aquilane, né abruzzesi e non impiegano neppure manodopera locale, lascerebbero finalmente qualcosa alla città».
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