Bracconieri uccidono un cervo nel Parco

Pescasseroli, una femmina di due anni è stata colpita da un proiettile in località Decontra

PESCASSEROLI. Non si ferma l’assedio dei bracconieri ai danni della fauna protetta nel Parco nazionale d'Abruzzo. La carcassa di un cervo femmina, di età compresa tra uno e due anni, è stata recuperata ieri mattina dagli agenti del servizio di sorveglianza dell'Ente lungo la strada regionale 83 Marsicana, precisamente in località "Decontra". Il referto emesso dal servizio veterinario del Parco, dopo il primo esame effettuato, indica quale causa di morte dell’animale la sospetta uccisione da arma da fuoco. Il cervo, in perfette condizioni fisiche, aveva un buco trapassante a livello del costato – tipico di un colpo di fucile – con cui è stato ucciso. Sarà comunque l' Istituto zooprofilattico sperimentale di Abruzzo e Molise, dove la carcassa in giornata è stata trasportata, ad accertare definitivamente il motivo della morte. Nonostante le numerose e importanti operazioni messe a segno negli ultimi tempi dalle Guardie del Parco e dagli agenti della Forestale, proseguono gli attacchi alla fauna protetta che continua a essere falcidiata dal bracconaggio e dalle esche avvelenate. L’ultimo assalto dei cacciatori di frodo, in ordine di tempo, risale allo scorso mese di dicembre quando un bracconiere è stato bloccato in flagranza di reato avendo appena abbattuto in piena notte un cinghiale in località “Trio” del Comune di Collelongo. Allarme e preoccupazione, per quanto sta avvenendo nel Parco sono stati espressi dai delegati del Cai Abruzzo, riuniti alla presenza del presidente nazionale Umberto Martini.(m.lav.)

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