Call center, attesa per la proroga della commessa Inps

Da fissare l’incontro col presidente dell’ente previdenziale Solidarietà ai lavoratori aquilani espressa da tutta Italia

L’AQUILA. Il numero uno dell’Inps Tito Boeri ha risposto alla richiesta di incontro partita dalle segreterie nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uil-Uilcom. La data è ancora da concordare, ma si tratta di un’apertura importante, da parte dell’ente, nei confronti della vertenza che gira intorno alla commessa Inps-Inail-Equitalia e che coinvolge i 560 operatori del call center Lavorabile. Il sito aquilano è uno dei dieci, in tutta Italia, che sta lavorando in subappalto da Transcom.

A Boeri si è rivolto, nei giorni scorsi, durante il presidio dei lavoratori davanti alla sede locale dell’Inps, anche il sindaco Massimo Cialente. Intanto, si attende la proroga – sarebbe la seconda dopo quella di giugno – della commessa, che scade il 31 dicembre: un atto obbligato, per non interrompere il servizio di contact center, visto che ormai non ci sono più i tempi tecnici per affidare l’appalto entro il 2016.

I sindacati vogliono che il bando sia modificato, nella parte in cui prevede un forte ribasso sul costo del lavoro, che potrebbe portare alla delocalizzazione della mega-commessa. Al tavolo romano con il presidente Boeri dovrebbero partecipare anche le segreterie locali.

Gli operatori continuano la loro battaglia e supportati dall’associazione Lavori@mo per L’Aquila hanno aperto una pagina Facebook che, grazie all’hashtag #iosonorisorsa, è inondata di solidarietà da tutta Italia. Si muoverà con Boeri anche l’onorevole Giuseppe De Mita, sollecitato dal commissario dell’Udc L’Aquila Luciano Bontempo. «È assolutamente vergognoso che 560 lavoratori dovranno trascorrere il Natale con il fiato sospeso», afferma Bontempo, «in attesa di conoscere quale sarà il loro destino che, salvo ulteriori proroghe, marca la data del 31 dicembre. Ma ciò che sconforta è che a richiedere “l’umano sacrificio” di queste persone non sia una società privata, ma un istituto dello Stato, supportato da tutti i contributi e sacrifici dei lavoratori italiani».

©RIPRODUZIONE RISERVATA