Camping “No Snam” degli ambientalisti 

La manifestazione di sensibilizzazione organizzata da comitati e collettivi prevede tavole rotonde, proiezioni e dibattiti

CAMPO DI GIOVE. I recenti controlli della Snam, sulle centraline di monitoraggio dell’aria piazzate in città, riarmano la battaglia contro la centrale. Per questo i comitati cittadini per l’ambiente, il coordinamento e il collettivo AltreMenti organizzano il secondo campeggio No hub del gas. Il camping No Snam si terrà da domani a domenica 26 nel campeggio Orsa minore di Campo di Giove, tra tavole rotonde, proiezioni, tavoli tematici e dibattiti.
Proprio perché gli appuntamenti sono molteplici, i ragazzi del collettivo AltreMenti chiedono un aiuto nell’organizzazione. «Quest’anno, abbiamo scelto di ridurre al minimo il consumo di plastica incoraggiando l’utilizzo di stoviglie personali, lavabili e per questo riutilizzabili», intervengono dal gruppo. «Per i pasti abbiamo preferito i prodotti biologici e a km 0. Vogliamo essere poco impattanti dal punto di vista ambientale riducendo al minimo gli sprechi. Per questo motivo se hai un surplus di verdura e legumi (pomodori, cetrioli, zucchine, insalata e fagioli), di odori (basilico, aglio e cipolla), sai fare dolci (buoni per la colazione), hai dei gazebo a disposizione e vuoi così dare un contributo fattivo al campeggio e alla battaglia No Snam, ti chiediamo di contattarci. I ragazzi e le ragazze del collettivo passeranno poi a ritirare i prodotti nei prossimi tre giorni».
Il campeggio vuole essere un’altra delle tante iniziative di sensibilizzazione portata avanti dagli attivisti. «Tutto in ottica», scrivono dal collettivo AltreMenti, «di opposizione alla realizzazione della grande opera inutile, impattante ed anacronistica rappresentata dal progetto Rete Adriatica firmato dalla multinazionale Snam». Sono attesi attivisti da diverse parti d’Italia, come i salentini No Tap, le Brigate di solidarietà attiva, gli studenti di Greta Thunberg dei Friday For Future che incontreranno altri promotori delle lotte ambientaliste e poi ancora la rete nazionale Fuori dal fossile, che si oppone agli idrocarburi e altre realtà in lotta contro opere infrastrutturali legate al gas come il metanodotto Larino-Chieti.
Il vasto programma di eventi, tra dibattiti sul cambiamento climatico e presentazione di libri, culminerà domenica con l’azione di sensibilizzazione nei confronti dei viaggiatori del treno della Transiberiana.
Il fronte del no, dunque, torna a mobilitarsi dopo le varie manifestazioni di protesta organizzate dopo il via libera alla centrale, disposto dal governo Gentiloni a dicembre 2017 con le Camere sciolte. Il prossimo appuntamento ora riguarda il procedimento per la concessione dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) per l’esercizio della centrale nella prima riunione al ministero dell’Ambiente, il 4 settembre.
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