Carcere, accelerano i lavori per il nuovo padiglione 

Opere da 13 milioni nella struttura per superare il problema del super affollamento  Previsti 4mila metri quadri con sei cortili da passeggio e sale colloqui più ampie

SULMONA. Procedono spediti i lavori sul nuovo padiglione del carcere sulmonese. Gli interventi, cominciati nel 2014, dopo l’annuncio della pubblicazione della gara di tre anni prima, sarebbero dovuti terminare nei successivi 18 mesi. Invece, lungaggini burocratiche e problemi nella gestione del cantiere hanno allungato i ritmi di lavoro. Passo che ora si cerca di recuperare dando un’accelerata agli interventi, come conferma il direttore della struttura Sergio Romice.
«I lavori proseguono a ritmo serrato e il nuovo padiglione sta cominciando a mettere le radici», fa notare Mauro Nardella, vicesegretario regionale Uil penitenziari. Il nuovo padiglione servirà ad accogliere 200 detenuti in più, che saliranno da 414 a 614, tra ergastolani (150) e collaboratori di giustizia con pena media di 20 anni. Per appena 250 agenti penitenziari sui 267 previsti in pianta organica, 310 secondo le stime sindacali. Il nuovo padiglione si estenderà su 4mila metri quadri, con sei nuovi cortili da passeggio e sale colloqui più ampie, per un importo di quasi tredici milioni.
I lavori, che riguarderanno anche il parcheggio, dovrebbero terminare ad aprile 2018, dopo una durata di 18 mesi. Il nuovo padiglione è stato previsto per venire incontro alle problematiche di affollamento della struttura. Solo che al momento non sono previsti nuovi innesti di personale penitenziario.
«Qui si continua a tagliare sulla pianta organica al posto di prevedere nuove assunzioni», denuncia Nardella. «Ci auguriamo che le cose cambino e che chi governa capisca che con 200 detenuti in più non si può pensare di lasciare gli agenti agli attuali numeri, che ci espongono a continui rischi e che minano anche la sicurezza degli stessi reclusi». Il riferimento del sindacalista è all’ultimo episodio di aggressione ai danni di un agente penitenziario, per mano di un detenuto che lo ha colpito con un pugno sul volto.
Lunga anche la scia dei suicidi nel carcere sulmonese. L’ultimo risale a settembre scorso, quando un giovane collaboratore di giustizia campano di 24 anni fu trovato senza vita in cella. Prima, nell’aprile del 2010, un detenuto era stato trovato impiccato con un lenzuolo alla grata della sua cella.
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